Il 29 marzo gli esperti del Galles, dopo una attenta analisi, hanno designato nove recenti scoperte archeologiche come tesoro nazionale. Tra gli incredibili artefatti c'era un gruppo di monete risalenti all'epoca della dinastia Tudor, che mostrano un ritratto di Enrico VIII, e un anello d'oro intarsiato con un teschio dipinto.

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa del National Museum Wales (a cui abbiamo chiesto il permesso di mostrare le foto che trovate qui sotto), sono stati i cacciatori di tesori a scovare i preziosi artefatti, utilizzando il metal detector. Tutti i pezzi appartenevano ad aristocratici e nobili gallesi vissuti tra il IX e il XVII secolo, nella zona di Powys e nel distretto di contea di Vale of Glamorgan. Tra le altre notevoli scoperte troviamo anche una spilla d'argento medievale a forma di anello e tre monete d'oro che risalgono al regno di Edoardo III (1327-1377) e a quello di Riccardo II (1377-1399).


Gli oggetti sono stati dichiarati "tesoro" da Graeme David Hughes, del South Wales Central. Il termine, secondo la legge del Regno Unito, si riferisce ad artefalli di metallo che rispettano determinati criteri archeologici. Questi oggetti diventano di proprietà dello stato e possono essere messi in mostra nei musei.
Non c'è alcun dubbio che uno dei pezzi più interessanti sia l'anello con il teschio, che risale al periodo della dinastia Tudor o all'inizio della dinastia Stuart. Sull'anello c'è una scritta in rilievo: memento mori, la frase latino che si può tradurre in "ricordati che devi morire". Gli artisti di varie epoche della storia creavano diverse opere su questo tema: pitture, scultura, disegni e simboli che ricordavano ai fruitori dell'opera della brevità della vita. Oggi, questi oggetti possono sembrare macabri, ma un tempo veicolavano un significato diverso, particolare, quasi ottimista. Una sorta di "carpe diem", un invito a fare un buon uso del proprio tempo sulla Terra.
L'anello è un raro esempio di un artefatto memento mori di origine gallese. "Il suo sentimento" dice Mark Redknap del National Museum Wales "riflette l'alta mortalità di quel periodo, con un tema e un'iscrizione che riconoscono la brevità e la vanità della vita."

Un altro artefatto notevole è un anello che risale al XVII o al XVIII secolo. A quanto pare, questi oggetti mostravano spesso iscrizioni con brevi poemi e modi di dire, di natua religiosa, affettiva o amorosa. Il messaggio nell'anello recita "Sii costante fino alla fine".



