Il tulipano venne introdotto in Europa nel XVI secolo. Proveniente dalla Turchia, ebbe una gran popolarità nei Paesi Bassi, dove i membri della classe media iniziarono delle vere e proprie "gare" per aggiudicarsi il possesso di questi fiori. I tulipani più rari arrivavano a prezzi che, oggi, ci sembrano ridicoli. Il tulipano divenne uno degli status symbol più importanti e prestigiosi.
Nel 1623, un singolo bulbo di tulipano poteva costare anche un migliaio di fiorini olandesi. Per fare un confronto, basti pensare che il reddito medio era di 150 fiorini all'anno, e 240 fiorini potevano valere otto grassi maiali. I tulipani venivano scambiati con terreni, bestiame e persino case prestigiose. Il bulbo più famoso (e costoso) fu il Semper Augustus, che arrivò ad essere venduto ad Haarlem per un prezzo record di 6000 fiorini.
Nel 1637 la cosiddetta "bolla dei tulipani" scoppiò. I prezzi erano così alti che i commercianti non riuscivano più a piazzarli. Quando la domanda iniziò a calare si scatenò il panico: alcuni si trovarono a possedere bulbi che valevano un decimo di quanto li avevano pagati. Centinaia di persone, anche estremamente benestanti, caddero in rovina.
Tra gli altri, si mormora che fosse Adriaan Pauw a possedere uno dei rarissimi Semper Augustus. Direttore della Compagnia delle Indie Orientali, era uno dei mercanti più appassionati di tulipani. Nel suo giardino ne aveva a centinaia, raccolti intorno ad un gazebo equipaggiato di specchi che creavano l'illusione che i tulipani fossero ancora di più.
I Semper Augustus erano talmente rari che, a quanto pare, ne esistevano soltanto 12. Erano dei tulipani dai petali bianchi screziati di rosso cremisi: un effetto di rara bellezza che contribuì alla sua fama leggendario. Nessuno, però, sapeva per davvero come mai i petali di alcuni tulipani avessero colori di questo tipo. Cercare di coltivare un tulipano dai colori screziati era come provare a vincere alla lotteria: c'era chi ci provava fertilizzando il terreno con escrementi di piccione o intonaco di vecchi muri; altri, invece, innaffiavano il terreno con i pigmenti.
Soltanto nel XX secolo venne identificata la causa dei colori screziati del Semper Augustus: a quanto pare si trattava di un virus, che infettava il bulbo e impediva al colore del fiore di esprimersi in alcune parti del petalo. I virus, però, rendevano i tulipani più deboli. Oggi, infatti, il Semper Augustus non esiste più.