Il fantasma di una pulce, l'opera che William Blake realizzò dopo aver avuto una visione infernale
Alla galleria d'arte Tate Britain di Londra si può ammirare un piccolo, particolarissimo dipinto del poeta ed artista del XVIII secolo William Blake. Blake affermò di aver creato questa fantasmagorica opera d'arte dopo aver incontrato il soggetto in una visione: una visione terrificalmente che si presentò come "The Ghost of a Flea" ("Il Fantasma di una Pulce").
Il fantasma di una pulce, l'opera che William Blake realizzò dopo aver avuto una visione infernale
Alla galleria d'arte Tate Britain di Londra si può ammirare un piccolo, particolarissimo dipinto del poeta ed artista del XVIII secolo William Blake. Blake affermò di aver creato questa fantasmagorica opera d'arte dopo aver incontrato il soggetto in una visione: una visione terrificalmente che si presentò come "The Ghost of a Flea" ("Il Fantasma di una Pulce").

Alla galleria d'arte Tate Britain di Londra si può ammirare un piccolo, particolarissimo dipinto del poeta ed artista del XVIII secolo William Blake. Blake affermò di aver creato questa fantasmagorica opera d'arte dopo aver incontrato il soggetto in una visione: una visione terrificalmente che si presentò come "The Ghost of a Flea" ("Il Fantasma di una Pulce").

Il Fantasma di una Pulce di William Blake

Blake dice di essere stato "visitato" dall'entità, che si mise addirittura in posa per lui per farsi ritrarre. Il poeta fu in grado di "comunicare" con l'essere mostruoso, che gli rivelò che tutte le pulci sono abitate dalle anime degli uomini che, per natura, sono "assetati di sangue all'eccesso".

Ad oggi, la reale natura della visione di Blake è ancora materia di dibattito. Non è chiaro se fosse il risultato di un esercizione creativo di immaginazione, che gli ha permesso di evocare una sorta di "archetipo" junghiano e di ritrarlo, o sia stato a tutti gli effetti il risultato di un'allucinazione di natura psicotica. Altri studiosi hanno ipotizzato che William Blake possa aver fatto uso di droghe psichedeliche o  che le sue allucinazioni fossero una sorta di visione religiosa.

Uno schizzo per l'opera Il Fantasma di una Pulce di William Blake

C'è chi suggerisce che Blake sia stato ispirato dalle illustrazioni delle pulci sul libro Micrographia, dello scienziato inglese Robert Hooke, che aveva prodotto questo materiale basandosi sulla documentazione pionieristica riguardo a diversi microorganismi ottenuta grazie al microscopio. L'innovazione nel campo delle scienze stava rivelando mondi finora sconosciuti, invisibili e potenzialmente sconvolgenti, che avevano portato gli esseri umani cosa altro potesse nascondersi, a questo punto, oltre i limiti di ciò che poteva essere percepito dai sensi.

Considerando tuttavia le forti credenze di Blake in campo politico e religioso/umanistico, alcuni storici dell'arte suggeriscono l'esistenza di altre interpretazioni per questa misteriosa opera d'arte. Blake visse in un periodo turbolento di storia, caratterizzato da agitazioni sociali massicce, tra cui rivoluzioni sia nel Nord sia nel Sud America, la Rivoluzione Francese e le Guerre Napoleoniche, l'abolizione della schiavitù e la Rivoluzione Industriale. Pertanto, è stato proposto che questa apparizione fosse in realtà una metafora dei leader psicopatici o delle figure di potere, che l'artista riteneva dovessero essere frenate attraverso la ragione umana e la riforma politica.

Oggi, se visitate il Tate Britain, potete prendervi qualche momento per esaminare dal vivo questa impressionante opera. 

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