Questa rara immagine del 1894 mostra una giovane ragazza indigena che sorride al fotografo
Nei primi anni che seguirono l'invenzione della fotografia sono stati scattati moltissimi ritratti, e quasi tutti avevano una cosa in comune: facce serie. Di recente, però, è stata scoperta l'immagine di una giovane ragazza scattata quasi 130 anni fa.
Questa rara immagine del 1894 mostra una giovane ragazza indigena che sorride al fotografo
Nei primi anni che seguirono l'invenzione della fotografia sono stati scattati moltissimi ritratti, e quasi tutti avevano una cosa in comune: facce serie. Di recente, però, è stata scoperta l'immagine di una giovane ragazza scattata quasi 130 anni fa.

Nei primi anni che seguirono l'invenzione della fotografia sono stati scattati moltissimi ritratti, e quasi tutti avevano una cosa in comune: facce serie. Di recente, però, è stata scoperta l'immagine di una giovane ragazza scattata quasi 130 anni fa. La foto è davvero inusuale e assolutamente affascinante: ritrae una nativa americana chiamata O-o-dee, del popolo nord-americano dei Kiowa.

La ragazza mostra un sorriso smagliante che ha affascinato tutto il mondo, e molti sono d'accordo nell'affermare che questo elemento dà l'impressione che si tratti di uno scatto molto più recente. La foto è ora conservata allo Smithsonian Institute.

Ci sono diverse teorie che spiegano perché i sorrisi erano così rari nelle foto storiche. Ad esempio, i lunghi tempi di esposizione richiesti rendevano poco pratico mantenere il sorriso per interi minuti. Ma non è solo questo: alla fine del XIX secolo, l'arte fotografica si ispirava ai ritratti dei pittori. Quando le persone si sedevano davanti alla macchina fotografica, quindi, imitavano le espressioni risolute viste nei ritratti.

O-o-dee porta un vestito tradizionale decorato con ossa di alce, per onorare le sue radici indigene. La tribù Kiowa includeva diversi artigiani molto abili. Riguardo alle donne indigene abbiamo purtroppo pochi documenti, e il ritrovamento di una foto di questo tipo è rassicurante.

National Anthropological Archives, Smithsonian Institute
Copiato!