Il Mar Nero, situato tra l'Europa sud-orientale e l'Asia minore, è stato ed è ancora oggi estremamente importante per i potenti imperi sorti nella regione che lo circonda. Una drammatica testimonianza di quanto la sua storia sia stata ricca è stata di recente offerta da un team di archeologi marini che ha scovato i resti delle antiche battaglie che hanno avuto il Mar Nero come teatro.
La spedizione degli archeologi ha rivelato circa sessanta relitti navali conservati in maniera sorprendente, che risalgono ad un periodo di storia che abbraccia ben 2500 anni. Questo "cimitero navale" è stato scoperto diversi anni fa dai ricercatori del Center for Maritime Archaeology dell'Università di Southampton: il progetto è chiamato Black Sea MAP e si pone l'obiettivo di studiare i cambiamenti nei livelli delle acque e gli effetti derivati dall'attività dei popoli antichi sul Mar Nero. La scoperta dei tanti relitti è stato un fortunato imprevisto, ma si è rivelata estremamente preziosa.

Il team ha usato dei sottomarini a comando remoto (ROVs) per esplorare i relitti, catturando diverse immagini poi sfruttate per creare ricostruzioni visive in 3D. Il livello di dettaglio è notevole e mostra alberi, archi e addirittura decorazioni incise nel legno. Tra i relitti c'erano navi romane, bizantine e ottomane.

Il livello eccellente di conservazione è stato garantito dalle caratteristiche dell'acqua del Mar Nero: a una certa profondità giunge pochissima luce, e l'acqua contiene pochissimo ossigeno. Questo impedisce la proliferazione degli organismi che, normalmente, si nutrirebbero del legno dei relitti. Il risultato è che gli intagli nel legno sono oggi quasi uguali al giorno in cui le navi affondarono.
Per restare aggiornati e scoprire altri dettagli, potete visitare il sito web del Black Sea MAP.
