Il Palazzo Nazionale di Mafra è un esteso monastero situato nell'omonima città portoghese. Al secondo piano esso ospita il suo gioiello più prezioso: la biblioteca in stile rococò realizzata dall'architetto portoghese Manuel Caetano de Sousa.
Dopo la sua costruzione, nel 1755, il magnifico Palazzo di Mafra si guadagnò subito un posto tra i tesori nazionali dell'architettura portoghese. Ma la sua biblioteca si colloca tra le più belle d'Europa. Gli ampi scaffali in legno ospitano circa 36.000 volumi rilegati in pelle, risalenti a un periodo compreso tra il XIV e il XIX secolo. Tra questi, ci sono diversi gioielli bibliografici come gli incunabula, libri stampati con la tecnica a caratteri mobili tra la metà del XV secolo e l'anno 1500, considerati come i primi "libri moderni", ovvero realizzati in serie con modalità proto-industriali.
I preziosi libri conservati nella biblioteca del palazzo di Mafra correrebbero il rischio di essere consumati e rovinati da diversi insetti e parassiti, ma per fortuna ci sono dei minuscoli pipistrelli che, di notte, fanno la ronda e scacciano ogni intruso pericoloso.
I pipistrelli liberano la biblioteca da falene, larve e insetti di ogni tipo, per impedire che le delicate pagine dei libri antichi vengano rosicchiate. Molte librerie risolvono questo tipo di infestazione usando sostanze come ossido di etilene o bromuro di metile, o impiegando le radiazioni gamma. Il Palazzo di Mafra ha però scelto di mantenere questa particolarissima alternativa.
Durante il giorno, la colonia di pipistrelli riposa dietro le librerie, o nel giardino del palazzo. Di notte, quando la biblioteca è chiusa, le piccole creature volanti (non superano i 2-2 cm di lunghezza) piombano tra gli scaffali, iniziando una caccia meticolosa e nutrendosi degli animaletti che sarebbero altrimenti pronti a banchettare sui libri.
Questa pratica va avanti da secoli, ed è forse iniziata proprio ai tempi della costruzione della biblioteca stessa. Questi protettori alati, però, hanno ovviamente uno svantaggio: la quantità di escrementi che rilasciano sui pavimenti, sugli scaffali e sui mobili ogni notte. Gli impiegati della biblioteca risolvono questo problema coprendo la mobilia con dei panni, ogni sera.