La piccola biblioteca del Maine che raccoglie i libri proibiti d'America
Negli Stati Uniti, si sta in questi ultimi anni accentuando un triste fenomeno: quello della censura di varie tipologie di libri. Non stiamo parlando di libri particolarmente oltraggiosi, ma di grande letteratura: basti pensare che, tra i titoli proibiti più in vista, figura il capolavoro di Harper Lee, Il Buio Oltre La Siepe.
La piccola biblioteca del Maine che raccoglie i libri proibiti d'America
Negli Stati Uniti, si sta in questi ultimi anni accentuando un triste fenomeno: quello della censura di varie tipologie di libri. Non stiamo parlando di libri particolarmente oltraggiosi, ma di grande letteratura: basti pensare che, tra i titoli proibiti più in vista, figura il capolavoro di Harper Lee, Il Buio Oltre La Siepe.

Negli Stati Uniti, si sta in questi ultimi anni accentuando un triste fenomeno: quello della censura di varie tipologie di libri. Non stiamo parlando di libri particolarmente oltraggiosi, ma di grande letteratura: basti pensare che, tra i titoli proibiti più in vista, figura il capolavoro di Harper LeeIl Buio Oltre La Siepe.

La censura ha luogo principalmente nel reame scolastico. Si stima che, soltanto nel 2022, dagli scaffali delle biblioteche siano siano stati rimossi almeno 1.648 titoli. L'associazione The American Library Association’s Office for Intellectual Freedom cerca di tenere traccia di tutti i tentativi di censura, sia che riguardino biblioteche sia scuole e università. Il Buio Oltre la Siepe è entrato nel mirino a causa delle tematiche razziali, mentre Furore, di Steinbeck, per profonatà e "riferimenti sessuali inappropriati". Il libro più contestato in assoluto è E con Tango siamo in tre, una storia per ragazzi che parla di due pinguini maschi che allevano un pulcino insieme.

In una comunità isolata e remota del Maine è nata un'iniziativa, piccola ma potente, per raccogliere e mettere a disposizione di tutti i libri più controversi del paese. La "biblioteca dei libri proibiti" è situata sull'isola di Matinicus Island, che ha appena 100 residenti. Qui, la volontaria Eva Murray ha raccolto moltissimi titoli: "Stiamo acquistando libri vietati per respingere pubblicamente l'impulso a vietare i libri. Per dire: 'Se non lo vuoi suoi tuoi scaffali, lo vogliamo sui nostri'".

Già prima che la biblioteca esistesse, i residenti si scambiavano i libri continuamente. Comprarne di nuovi era difficile, perché richiedeva un viaggio sul continente. Alla fine, nel 2016, gli isolani hanno deciso che serviva una struttura più formale. Fu così che nacque la Matinicus Island Library, gestita da volontari e con una collezione di libri donati dai residenti. Proprio questa condizione di relativo isolamento e di auto-gestione ha permesso alla Murray e agli altri di portare avanti l'istanza contro la censura. "Siamo in una posizione privilegiata per dire: 'Noi i libri non li vietiamo'".

Maine's Matinicus Island Library
Maine's Matinicus Island Library // Wikimedia Commons under CC BY-SA 4.0
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