La bellezza di Petra, la città perduta della Giordania
Nel sud-ovest della Giordania, non troppo lontano dal confine con Israele, si trova Petra. Petra (dal greco πέτρα - roccia) è un sito archeologico che porta con sé l'eredità di un periodo florido e meraviglioso.
La bellezza di Petra, la città perduta della Giordania
Nel sud-ovest della Giordania, non troppo lontano dal confine con Israele, si trova Petra. Petra (dal greco πέτρα - roccia) è un sito archeologico che porta con sé l'eredità di un periodo florido e meraviglioso.
Nel sud-ovest della Giordania, non troppo lontano dal confine con Israele, si trova Petra.
Petra (dal greco πέτρα - roccia) è un sito archeologico che porta con sé l'eredità di un periodo florido e meraviglioso.
Non solo Petra è una delle sette meraviglie del mondo moderno, ma è anche Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

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La storia di Petra


Situato nella regione montagnosa e arida di Edom, il sito è stato riscoperto soltanto di recente, grazie all'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt. Nel 1812 egli svelò il sito al mondo occidentale, dopo diversi secoli in cui nessuno si era ricordato della sua esistenza.
Ma i dintorni di Petra erano abitati fin dal VII secolo a.C. e, probabilmente, anche prima. Questo perché le gole rocciose non solo garantivano la presenza di acqua, ma anche di riparo.
Inizialmente la regione era occupata dagli Edomiti, un popolo semitico che venne scacciato da lì intorno al VI secolo a.C. La città nella roccia nacque grazie ai Natabatei, un popolo nomade originario della penisola araba. Dopo aver scelto di dimorare nella zona, spingendo gli Edomiti alla fuga, i Nabatei iniziarono la costruzione di Petra.

Realizzarono dei sistemi di cisterne e canali, e ancora oggi se ne possono vedere i resti. Per secoli dopo la sua nascita, Petra è stata una città florida e viva, al centro di diverse rotte commerciali per il trasporto di spezie e sete che collegavano l'Asia, il Mediterraneo e l'Egitto.
Con l'ascesa dell'Impero Romano, Petra ne subì sempre di più l'influenza, finché non ne venne annessa nel 106 d.C. Venne dunque costruito un grande Teatro Romano, e Petra rimase abitata per diversi altri secoli, fino all'VIII secolo. Per diversi secoli, poi, vi dimorarono solo i beduini, finché non venne riscoperta.


Petra
Anark75 // Wikimedia // CC


Il sito archeologico


Alcuni archeologi ipotizzano che sotto le rovine visibili oggi ci siano un'altra città, sepolta sotto la sabbia e altrettanto bella.
Il sito archeologico è una meta turistica famosissima, che attira visitatori da tutto il mondo. La parte più famosa è il Khasneh al Faroun (Tesoro del Faraone), con la facciata incisa nella roccia. La facciata si trova in una lunga e profonda fessura nella montagna, conosciuta come Siq, sul lato orientale di Petra.

Di fronte c'è la sala Sacra, che probabilmente aveva funzione rituale. Più in là, oltre Siq, c'è uno spazio più ampio con tombe e case assire. Oltre ad un ampio spazio dedicato al teatro, che poteva ospitare 8.000 persone, ci sono le tombe dei re scavate nelle pareti di roccia.
La via centrale di Petra risale all'epoca romana, ed era costeggiata da colonne e portici che portavano alle botteghe dei mercanti.

Le tombe dei Re

Le tombe dei Re a Petra
Berthold Werner // Wikimedia // CC


Il teatro
Il teatro  di Petra
Douglas Perkins // Wikimedia // CC


Il Monastero Ad Deir

Ad Deir Petra

El Khasneh

El Khasneh Petra
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