Praga è una città ricca di storia. Quella che oggi è la capitale della Repubblica Ceca ha un lato oscuro che non molti conoscono, ma che è possibile ammirare al Museo degli Alchemisti e degli Stregoni dell'Antica Praga, che racconta la storia di coloro, tra i suoi antichi abitanti, che si sono dilettati nelle arti oscure.
Quando l'imperatore Rodolfo II venne eletto Re di Boemia, nel 1576, egli scelse Praga come sede, dimorando nel Castello della città. La sua corte era composta da astrologi, maghi e alchimisti. Amante del'arte, Rodolfo rese Praga la capitale della cultura europea, e la città attirò personalità come gli astronomi Tycho Brahe e Keplero e il pittore Arcimboldo.
Ma Praga non era soltanto il cuore pulsante dell'arte europea: era anche la capitale delle arti oscure. L'interesse di Rofoldo II per l'occulto lo portò a finanziare un gran numero di alchimisti e di "stregoni", dando l'avvio a quello che fu forse il più attivo periodo di pratiche occulte della storia.
Oggi si può affermare, con un ragionevole livello di certezza, che molti di coloro che ricevettero il supporto di Rudolfo II fossero ciarlatani che amavano ammantarsi di mistero. Tra di loro, tuttavia, c'erano alcuni ambiziosi proto-scienziati, convinti di poter padroneggiare le arti di trasformazione della materia e della vita stessa.
In ogni caso, l'eredità di questi uomini "folli" è ricordata, in stile decisamente scenico, al Museo degli Alchimisti e degli Stregoni dell'Antica Praga. La mostra permette di ammirare le tante tracce lasciate dagli alchimisti di Rofoldo, tra cui il famoso inglese Edward Kelley. Si possono osservare repliche degli artefatti, ma non solo: vengono raffigurate scene fantastiche, come un mago che viene rapito dal diavolo attraverso il soffitto mentre altri stregoni si accalcano intorno a rune luminose.
Il secondo piano, secondo quanto is dice, è proprio il luogo in cui un tempo Kelley effettuava i suoi esperimenti, ed è allestito per somigliare a laboratorio di un alchimista, con pergamene invecchiate e grimori impilati, completi di un homunculus semi-completo, l'ultimo traguardo alchemico. Il museo, con la sua spettacolarità, riflette alla perfezione ciò che erano gli alchimisti e gli stregoni stessi.








