La Festa dei Colori in India, celebrazione della primavera che scavalca le barriere sociali
In tutto il mondo l'1 e il 2 marzo si festeggia ogni anno l'Holi, festival in onore della primavera durante il quale i partecipanti si divertono a lanciarsi a vicenda grosse manciate di polveri colorate.
La Festa dei Colori in India, celebrazione della primavera che scavalca le barriere sociali
In tutto il mondo l'1 e il 2 marzo si festeggia ogni anno l'Holi, festival in onore della primavera durante il quale i partecipanti si divertono a lanciarsi a vicenda grosse manciate di polveri colorate.
In tutto il mondo l'1 e il 2 marzo si festeggia ogni anno l'Holi, festival in onore della primavera durante il quale i partecipanti si divertono a lanciarsi a vicenda grosse manciate di polveri colorate. Pochi però conoscono la provenienza originale di questo festival, che nasce in India come celebrazione indiana del risveglio primaverile della natura dopo il gelo ed il silenzio invernali.
L'usanza di lanciare polveri colorate è ripresa dal dio induista Vishnu, che in gioventù, secondo la tradizione, si divertiva in questo modo con gli abitanti del suo villaggio.

L'Holi rappresenta la vittoria del bene sul male. Oltre ad essere un periodo di festa e divertimento, questa festa ha anche un potente impatto politico e sociale: durante questa celebrazione si vedono infatti persone di diversi ceti sociali giocare e ballare insieme per intere giornate, con pelle ed abiti cosparsi di colori sgargianti, abbattendo se pur per un breve periodo tutte le barriere che la stratificata struttura sociale indiana impone.


La fotografa viaggiatrice Ell Costi ha catturato tramite la sua macchina fotografica alcuni momenti dell'ultimo Holi nell'India del nord, più precisamente nelle città indiane di Vrindavan e Mathura, in cui questo festival dura ben due settimane:























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