Nel mondo occidentale esistono, oggi, moltissime chiese abbandonate. Che siano lasciate a loro stesse da secoli, o soltanto da decenni, la natura ha già iniziato a riprendersi ciò che un tempo era suo. Sepolti da innumerevoli anni di vegetazione, i cimiteri di queste chiese sono in buona parte difficilmente raggiungibili. In Irlanda, però, sta emergendo una soluzione particolarmente ecologica.
Nella chiesa di St. Matthew’s, a Templebreedy, Cork County, sono state infatti accolte diverse capre e pecore: gli animali sono stati lasciati pascolare in quello che un tempo era il cimitero della chiesa, oggi caduta in rovina. Costruita nel 1788 sulle macerie di un altro luogo di culto, il cimitero della chiesa è il luogo di eterno riposo per molte persone vissute nel XIX secolo. Molte delle lapidi, però, stanno venendo riscoperte soltanto oggi, man mano che pecore e capre brucano l'erba sotto cui sono seppellite.

Si tratta del cosiddetto goatscaping: consiste proprio nel "chiedere aiuto" alle capre per liberarsi delle vegetazione indesiderata. Gli animali sono anche più delicati, e non rischiano di danneggiare le lapidi più fragili. Nel vecchio cimitero di St. Matthew sono state scoperte più di 400 lapidi, tra cui quella di una povera bambina di 2 anni, morta il 7 ottobre 1872. La lapide recita: “Maria Kate Russel, di 2 anni, 5 mesi e 15 giorni. Suo padre, Crp. George Russel, Royal Engineers, Camden Fort Meagher, era presente quando è mancata”.
Curiosamente, pare che siano state individuate almeno quattro o cinque persone che sono imparentate con coloro che riposano nel cimitero. Le pecore hanno permesso anche di disseppellire dei particolari massi, che venivano usati per indicare il luogo di sepoltura di chi non poteva permettersi una lapide.

