Tra arte ed anatomia vegetale: l'affascinante storia dell'illustrazione botanica
Prima dell'invenzione della fotografia, l'illustrazione botanica costituiva l'unico modo per documetare le tante specie di piante che popolano il mondo. Oggi, sui libri di scienza si possono trovare fotografie estremamente dettagliate e ad alta definizione, spesso scattate con lenti macro.
Tra arte ed anatomia vegetale: l'affascinante storia dell'illustrazione botanica
Prima dell'invenzione della fotografia, l'illustrazione botanica costituiva l'unico modo per documetare le tante specie di piante che popolano il mondo. Oggi, sui libri di scienza si possono trovare fotografie estremamente dettagliate e ad alta definizione, spesso scattate con lenti macro.

Prima dell'invenzione della fotografia, l'illustrazione botanica costituiva l'unico modo per documetare le tante specie di piante che popolano il mondo. Oggi, sui libri di scienza si possono trovare fotografie estremamente dettagliate e ad alta definizione, spesso scattate con lenti macro. Prima che la tecnologia lo rendesse possibile, tuttavia, erano gli artisti e gli illustratori a doversi occupare di condividere la conoscenza e la bellezza della botanica con il resto del mondo. Era un lavoro che richiedeva abilità artistiche non da poco, una straordinaria attenzione per i dettagli e una conoscenza approfondita del mondo delle piante.

Illustrazioni botaniche

Nel passato, le illustrazioni botaniche erano utilizzate da medici, farmacisti, scienziati e giardinieri. Erano estremamente utili per l'identificazione, l'analisi e la classificazione. Oggi, le illustrazioni botaniche prodotte nel corso dei secoli non sono più molto rilevanti in ambito scientifico. Tuttavia, la loro particolare estetica ispira quegli artisti che dedicano le proprie opere alla celebrazione delle piante e del mondo floreale.

Come è nata l'illustrazione botanica

L'illustrazione botanica, spesso realizzata in acquerello, è l'arte di rappresentare la forma, il colore e i dettagli delle specie vegetali. Questa pratica si può far risalire ai primissimi erbari e alle farmacopee (ovvero i codici farmaceutici) di molte culture. Era preziosa per l'identificazione delle specie, soprattutto da utilizzare per scopi medicinali. 

La più antica raccolta di illustrazione botaniche arrivata fino a noi è il Codex Aniciae Julianae, una copia del De Materia Medica, opera creata dal botanico greco Pedanius Dioscorides tra il 50 e il 70 d.C. 

“De Materia Medica”

Dopo l'invenzione della stampa, ci vollero diversi anni prima che la qualità raggiungesse un livello accettabile per permettere un riconoscimento affidabile delle piante. Dal XVIII secolo in poi, tuttavia, i colori e i dettagli dei disegni divennero sempre più accurati, e l'interesse in questo tipo di pratica crebbe. Quella dell'illustratore botanico divenne una professione riconosciuta e rispettabile.

Annuncio Sponsorizzato
Annuncio Sponsorizzato

I più famosi artisti e illustratori botanici del passato

Nei secoli scorsi, molti illustratori botanici si sono distinti per i loro contributi significativi. La loro tecnica richiedeva notevoli abilità artistiche, ma i loro lavori arricchivano di fatto la letteratura scientifica. Ecco quali furono alcune tra le figure più notevoli di questo campo.

Annuncio Sponsorizzato
Annuncio Sponsorizzato

Maria Sibylla Merian (1647 – 1717)

Considerata una delle più grandi artiste botaniche di sempre, la tedesca Maria Sibylla Merian creò dipinti impressionati di storia naturale, mantenendo sempre uno stile distintivo. I suoi lavori più influenti rigurdano i cicli di vita degli insetti raffigurati nel loro ambiente naturale (le piante che li ospitano).

Metamorphosis insectorum Surinamensium, Lastra VI. 1705Metamorphosis insectorum Surinamensium, Lastra XXVII. Musa paradisiaca, 1705
Metamorphosis insectorum Surinamensium, Lastra XXVII. Musa paradisiaca, 1705

Johanna Helena Herolt (1668 – 1723)

Figlia maggiore di Maria Sibylla Merian, Johanna imparò a dipingere dalla madre e in seguito lavorò su commissione. Oggi possiamo ammirare una serie di 49 suoi disegni su pergamena che fanno parte della collezione del museo Herzog Anton Ulrich a Brunswick. 

Dipinto ad acquerello di due tulipani e due iris di Johanna Helena Herolt
Annuncio Sponsorizzato
Annuncio Sponsorizzato

Georg Dionysius Ehret (1710 – 1770)

Figlio di un giardiniere del principe di Baden-Durlach, Georg Dionysius Ehret mostrò presto predisposizione per il disegno e la pittura floreale. Il suo valore venne riconosciuto per caso, quando un medico venne in visita presso i giardini e acquistò diverse sue opere ad un prezzo di 4000 fiorini. Questo gli permise di viaggiare a Parigi e in seguito a Londra, disegnando le piante dei giardini reali e collaborando con botanici del calibro di Linneo. Lilium superbum, acquerello e guazzo su pergamena (1750-3), V&A MuseumSelenicereus grandiflorus, Plantae selectae. Ionnes Elias Haid filius. Tab. 31 (1750)
Annuncio Sponsorizzato
Annuncio Sponsorizzato

Pierre-Joseph Redouté (1766 – 1854)

L'artista francese Pierre-Joseph Redouté lavorò come pittore floreale sia per Maria Antonietta sia per l'Imperatrice Giuseppina Bonaparte. Redouté è ricordato per i suoi dipinti di rose, gigli e altri fiori. Molte delle sue opere sono ancora oggi decisamente popolari.

“Rosa centifolia foliacea,” 1824

I fratelli Bauer (1758 – 1840)

Franz e Ferdinand Bauer contribuirono entrambi al "secolo d'oro" dell'illustrazione naturalistica, tra il 1750 e il 1850. Franz lavorò ai Royal Botanic Gardens di Kew, Londra, per oltre 50 anni, finché non venne assunto come "Pittore Botanico per sua Maestà". Disegnò tutte le piante fiorite del Kew, e si specializzò nella pittura delle orchidee. Suo fratello Ferdinand, invece, viaggiò con altri botanici ed esploratori per registrare e mappare la flora naturale e la fauna di Grecia e Australia.

Erica massonii di Franz Bauer

Anna Maria Patton Walker (1778 – 1852)

Anna Marie Patton e suo marito, George Walker, erano botanici scozzesi che si erano trasferiti nel Ceylon (odierna Sri Lanka), dove avevano creato una ricca collezione di piante rare. Anna Maria era anche un'artista eccellente, e illustrò moltissime orchidee. Diverse specie vennero chiamate con il loro cognome, tra cui Vanilla walkeriae, Liparis walkeriae and Thrixspermum walkeri. Acquerello di Anna Maria Walker del Acanthephippium bicolor

Anne Pratt (1806 – 1893)

Illustratrice inglese botanica dell'età vittoriana, Anne Pratt contribuì a rende popolare la botanica scrivendo ed illustrando oltre 20 libri. 

Lastra 213 del The Flowering Plants of Great Britain, che mostra il pino silvestre, il ginepro e il tasso
Lastra 213 del The Flowering Plants of Great Britain, che mostra il pino silvestre, il ginepro e il tasso

Marianne North (1830 – 1890)

Marianne North era un'artista autodidatta britannica che viaggiò per tutto il mondo in cerca di piante e fiori da illustrare. In 14 anni produsse 833 dipinti da 17 diversi paesi, rappresentando oltre 900 specie di piante. Le sue opere sono oggi in mostra alla Marianne North Gallery dei Kew Gardens, a Londra.

Nepenthes northiana

Ernst Heackel (1834 – 1919)

Nato in germania nel 1834, Heackel passò la propria vita a fare ricerca su flora e fauna, "dalle vette più alte agli oceani più profondi". Biologo, naturalista, filosofo e artista, i suoi incredibili disegni illustrarono al mondo alcuni microrganismi mai visti prima. I suoi lavori esercitarono un'influenza duratura sia in campo artistico sia scientifico.

OrchidaeFilicinae
Copiato!