Nel 1993 Yakushima è stata dichiarata dall'UNESCO riserva della biosfera e patrimonio dell'umanità. Si tratta di un luogo estremamente prezioso e incontaminato, conosciuto come anche "Le Alpi nell'oceano" grazie alle tante cime che dall'isola svettano sul mare.
Ciò che però Yakushima ha di più notevole è la foresta, talmente onirica e fiabesca da aver ispirato Hayao Miyazaki, che proprio su questo isolotto ha ambiento il suo capolavoro d'animazione "Principessa Mononoke". I cedri della foresta sono spesso avvolti dalla nebbia, e tra gli alberi risuonano sempre i versi del Yaku, un macaco che non si può trovare in nessuna altra parte del mondo.





L'isola ha un clima unico. Vede differenze stagionali di temperatura tra le più ampie della Terra. Ed è proprio questo che permette la presenza di ecosistemi differenti. Ci sono tratti di foresta subtropicale ma anche zone di foresta temperata. Le cime più alte possono venir imbiancate dalla neve, e in primavera ed estate le precipitazioni sono così intense che un detto popolare recita: "a Yakushima piove per 35 giorni al mese".


I cedri giapponesi della foresta di Yakushima sono antichissimi. Molti hanno più di 1000 anni, e vengono chiamati Yakusugi dai locali. Spesso hanno forme nodose e bizzarre.
Uno di questi cedri, scoperto nel 1996, è chiamato Jomon Sugi e secondo alcuni ha addirittura 7200 anni.
Tra questi alberi millenari si aggira una fauna letteralmente unica al mondo: primo fra tutti è il macao Yaku, indigeno di Yakushima ed esclusivo dell'isola. Si tratta di animali di piccole dimensioni con mani e piedi neri.
Ma si trovano anche i cervi del Giappone, chiamati Sika. L'assenza di predatori ha permesso a macachi e sika di stabilire una relazione quasi simbiotica. Le due specie si aggirano tranquillamente insieme per la foresta.

