L'archeologia definisce l'arte rupestre come l'insieme di manifestazioni artistiche risalenti alla preistoria che si trovano su pareti di grotte o ripari, ma anche su superfici rocciose all'aperto. Non si tratta solo di pitture, ma anche di incisioni o impressioni.
Esempi di arte rupestre si trovano oggi in tutti i continenti. La maggior parte dell'arte preistorica giunta fino a noi, per ovvi motivi, è quella che si trovava all'interno di caverne o di rifugi almeno parzialmente protetti. L'arte rupestre si riscontra in moltissime culture differenti di popoli provenienti da diverse regioni del mondo, e riflette il desiderio di espressività e di creatività che ha accompagnato l'uomo fin dagli albori della nostra specie.
In termini di tecnica, l'arte rupestre si può suddividere in gruppi: i petrogrifi sono intagli sulla superficie della roccia; la pittura rupestre è un tipo di arte parietale che si trova sui muri o sui soffitti delle grotte; la scultura rupestre è una scultura a rilievo scolpita su una roccia "viva", come quella di una rupe. Un'altra tecnica è quella del geoglifo, formato sul terreno.
Gli esempi più antichi di arte rupestre risalgono al Paleolitico Superiore (50.000 - 12.000 anni fa). Se ne trovano in Europa, in Australia, in Asia, in Africa e in America. Gli antropologi ritengono che si tratti di opere con un significato magico-religioso. In alcuni casi, non solo potevano avere carattere propiziatorio, ma la creazione stessa dell'opera poteva costituire un atto rituale.
1. Grotta di Altamira, Spagna
La Grotta di Altamira in Spagna conserva uno dei migliori esempi di arte preistorica. Le pitture parietali nella grotta rappresentano mammiferi selvatici e mani umane. La grotta originaria è lunga 270 metri e consiste di una serie di passaggi intrecciati e di camere: fu scoperta nel 1868 da un cacciatore del luogo, che non riconobbe tuttavia l'importanza delle opere d'arte.
Nel 1879 un archeologo dilettante, Marcelino Sanz de Satuola, lavorò allo scavo e all'esplorazione. I dipinti della grotta non furono nemmeno accettati come autentici fino alla fine del XIX secolo. L'elevata qualità artistica e l'eccezionale stato di conservazione resero la comunità scientifica scettica riguardo alla scoperta, e Sautuola fu accusato di truffa.
La datazione delle opere nella Grotta di Altamira si può far risalire al Magdaleniano (un altro interessante artefatto di questo periodo è la scultura nella caverna presso il fiume Volp), soprattutto considerando gli animali e le forme astratte.
2. Incisioni rupestri della Val Camonica
Situate in provincia di Brescia, le incisioni rupestri della Val Camonica rappresentano una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo. Le opere sono state rinvenute in oltre 180 località, distribuite tra 24 comuni. Si stima che le incisioni sia state realizzate in un arco di tempo di ottomila anni, fino all'Età del ferro (I millennio a.C.).
La prima scoperta delle incisioni della Val Camonica risale al 1909, anno in cui Walther Laeng segnalò la presenza di due massi incisi nei pressi di Cemmo. Le immagini rappresentano riti religiosi o scene di caccia o di lotta, ma anche il simbolo della Rosa camuna, che è diventato anche il logo ufficiale della regione Lombardia.
3. Bir Hima, Saudi Arabia
Il sito di arte rupestre di Bir Hima, in Arabia Saudita, è ricco di incisioni rupestri e iscrizioni. Nell'antico sito, risalente al Paleolitico, sono stati trovati negli anni '50 migliaia di petroglifi che raffigurano umani e cammelli, ma anche giraffe e altri animali.
Altri petroglifi notati sul sito erano quelli di struzzi, bovini domestici, cammelli e persino palme da dattero. Ci sono circa 18.000 rappresentazioni di cammelli e 1.300 di figure umane, alcune delle quali raffiguranti soldati che brandiscono un'arma. Le figure comprendono immagini femminili, forse rappresentazioni della dea Al-Lat.
4. Cueva de las Manos, Argentina
La Cueva de las Manos è una caverna nascosta nella valle del fiume Pinturas, in un punto isolato della Patagonia argentina, accessibile soltanto tramite lunghe strade sterrate. Si tratta di una delle prime forme di arte umana di cui si è a conoscenza, risalenti a circa 10.000 anni fa.
Le opere d'arte preistorica dipinte sulle pareti di questa grotta non sono solo antiche, ma rappresentano anche tre stili distinti: questo porta a pensare che stati creati da popoli diversi in periodi di tempo diversi. Il nome della grotta deriva da una dall'illustrazione mozzafiato costituita da centinaia di impronte di mani colorate impresse lungo le pareti della grotta.
Questo particolare dipinto si può datare intorno al 5.000 a.C. Si ritiene che gli abitanti di quelle caverne abbiano ricalcato le proprie mani usando dei particolari tubicini fatti di ossa per creare le sagome. Gli artisti hanno utilizzato diversi pigmenti minerali per creare i vari colori: ossidi di ferro per il rosso e il viola, caolino per il bianco, natrojarosite per il giallo e ossido di manganese per il nero.
5. Ubirr, Australia
Ubirr è una formazione rocciosa all'interno della regione dell'East Alligator del Kakadu National Park, in Australia. La formazione è nota per le sue arti rupestri, che si trovano in una serie di rifugi naturali usati dagli aborigeni diverse migliaia di anni fa. Le raffigurazioni mostrano molti animali della zona: barramundi, pesci gatto, cefali, goanna, tartarughe lungocollo, tartarughe naso di maiale, coda ad anello delle rocce e wallaby.
6. Le giraffe di Dabous, Niger
Nel deserto del Sahara, in Niger, ci sono delle sculture che raffigurano delle giraffe, e si dice che siano le più grandi incisioni rupestri del mondo. Le due immagini di giraffa, osservabili sulla roccia di Dabous, sono a grandezza naturale, e la più grande è alta 6 metri, essendo la più grande opera d'arte preistorica conosciuta al mondo. I petroglifi hanno dai 7.000 ai 9.000 anni.
7. Grotta Magura, Bulgaria
Gli antichi dipinti rupestri sulle pareti della Grotta Magura, in Bulgaria, sono esempi della produzione artistica nell'Europa del Post-Paleolitico. I dipinti trovati nelle grotte di Magura assomigliano a quelli scoperti nella Grotta dei Cervi, nel Salento.
Si stima che i dipinti siano stati realizzati tra 10.000 e 8.000 anni fa. I disegni rappresentano eventi importanti delle società che avevano occupato la grotta: cerimonie religiose, scene di caccia e raffigurazioni di divinità uniche della penisola balcanica.
8. Raffigurazioni Wandjina a Kimberley, Australia
Lo stile Wandjina indica un tipo di pittura rupestre australiana che raffigura esseri mitologici associati alla creazione del mondo. Chiamate, appunto, figure wandjina, sono immagini che i moderni aborigeni fanno risalire ai popoli Wondjina, che nella preistoria abitavano la regione di Kimberley nel nord-ovest dell'Australia, l'unica area in cui sono state trovate pitture rupestri in stile wandjina.
9. Parco nazionale naturale Sierra de Chiribiquete, Colombia
Nel cuore della giungla colombiana si trovano quelli che vengono definiti come i dipinti più inaccessibili del mondo. Di colore rosso su rocce bianche, questi dipinti rupestri sono stati trovati nel Parco nazionale di Chiribiquete, in Colombia. Le immagini potrebbero avere addirittura 20.000 anni e sono statenprobabilmente realizzate dalla tribù Karijona, che abitano ancora nella regione.
Il sito è stato scoperto da un regista e fotografo naturalista britannico, Francisco Bonell. Le centinaia di figure disegnate sulle pietre hanno come soggetti giaguari, coccodrilli e cervi. Ci sono poche figure umane, ma una di esse ha attirato l'attenzione degli studiosi: mostrava un essere umano seduto con le braccia incrociate sulle spalle. Si tratta di una posizione rituale ancora presente nelle culture amazzoniche.
10. Arte rupestre dei Fremont, Utah
La maggior parte dell'arte rupestre trovata nello Utah è probabilmente realizzata dagli indiani Fremont, tribù che risiedevano nel luogo da 800 a 1.500 anni fa e conducevano una vita basata sull'agricoltura. Ci sono, però, anche opere decisamente più antiche. Le figure sono estremamente diverse l'una dall'altra, proprio perché risalenti a momenti diversi.
Alcune immagini mostrano cacciatori con lance, archi e frecce, mentre alcune includono figure di cavalli e altri animali. Si tratta di opere rupestri che rappresentano scena di vita quotidiana oltre a riferimenti rituali e mitologici.