Antoni Gaudí, l'"Architetto di Dio" padre de La Sagrada Familia
“Non so se stiamo dando questa titolo a un folle o a un genio; solo il tempo lo dirà. ” Queste furono le parole pronunciate dal direttore del programma di architettura davanti a un 18enne Antoni Gaudì, durante la sua cerimonia di laurea all'Università di Barcellona.
Antoni Gaudí, l'"Architetto di Dio" padre de La Sagrada Familia
“Non so se stiamo dando questa titolo a un folle o a un genio; solo il tempo lo dirà. ” Queste furono le parole pronunciate dal direttore del programma di architettura davanti a un 18enne Antoni Gaudì, durante la sua cerimonia di laurea all'Università di Barcellona.

“Non so se stiamo dando questa titolo a un folle o a un genio; solo il tempo lo dirà.” Queste furono le parole pronunciate dal direttore del programma di architettura davanti a un 18enne Antoni Gaudì, durante la sua cerimonia di laurea all'Università di Barcellona. Se si osservano i tanti lavori creati da Gaudì nel corso della sua vita, possiamo ben capire il perché di queste parole.

Dalle strutture neo-gotiche alle quali biomorfiche creazioni in stile art nouveau, le architetture di Gaudì sono tutto tranne che ordinarie. I suoi lavori possono sì suggerire un po' di follia, ma la storia è abbastanza concorde su questo fatto: Antoni Gaudì fu prima di tutto un genio.

Un "genio folle"

Basandosi sulle sue estetice eccentriche, si potrebbe pensare che Antoni Gaudì avesse quello stesso ego che associamo a tanti altri grandi architetti, ma non era affatto così. In realtà, Gaudì non si vantò mai di essere "pioniere" di qualcosa, ma pensava di star semplicemente seguendo una regola di design semplice, che atteneva a qualcosa che andava molto oltre ai suoi lavori. Da cattolico devoto, credeva che tutti gli architetti dovrebbero progettare come vorrebbe Dio, affermando che "quelli che fanno riferimento alle leggi di Natura, come supporto ai propri lavori, collaborano con il creatore".

Dettaglio de La Sagrada Familia

Antoni Gaudì lasciò il proprio marchio sulla Spagna (come unico fondatore del Modernismo Catalano) e sul mondo. Venne definito un genio, un folle, un - e questo forse era il suo preferito - "architetto di Dio". 

Colui che diede vita al modernismo catalano

Moltissime persone amano le architetture di Barcellona. Di fatto, quello che queste persone apprezzano è il modernismo catalano, anche chiamato "Art Nouveau Spagnolo". Questo stile si incastra perfettamente nella fieramente indipendente cultura della Catalonia. Soprattutto da quando i Catalani trasformarono il modernismo, nel momento in cui già esso si stava diffondendo in tutta Europa, nel loro stile unico e distintivo. Fu proprio in quel momento che i Catalani usarono l'espressione artistica e architetturale per formarsi un nuovo senso di identità.

Ovviamente non riguardava soltanto l'architettura, ma anche la pittura, la scultura, la carpenteria e le letteratura. Le sue caratteristiche, dal punto di vista estetico e architettonico, includevano forme dinamiche e sorprendenti, un uso intenso degli ornamenti, motivi derivanti dalla natura e l'uso soprattutto di linee curve.

Tutte queste caratteristiche sono evidente negli edifici progettati da Gaudì, che diceva: "La linea retta appartiene all'uomo, la linea curva a Dio". Il suo amore per la natura iniziò quando era bambino, e crebbe insieme alla sua fede, ma venne influenzato anche da ciò che lo circondava e dall'evoluzione che l'architettura stava subendo in quel momento. Uno stile a cui avrebbe contribuito enormemente, diventando l'autore di alcuni dei più importanti lavori del modernismo catalano, molti dei quali sono diventati Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

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Casa Vicens

Casa Vicens è un palazzo nel quartiere Gràcia, al Carrer de les Carolines. Fu la prima opera importante di Gaudí, che fino ad allora aveva lavorato solo per opere pubbliche o come aiutante di altri architetti.

Casa VicensCasa VicensCasa Vicens

Park Güell

Il Parco Güell è un parco pubblico ricco di giardini ed elementi architettonici, situato nella parte superiore di Barcellona.

Parc GuellParc Guell

Casa Batlló

Si trova a Barcellona, al civico 43 del Passeig de Gràcia. Nel 1904 Batllò, altolocato industriale del settore tessile, affidò a Gaudi l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l'anno precedente. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l'architetto catalano.

Casa BatlloCasa BatlloCasa Batllo

L'architetto di Dio

La Sagrada Familia è probabilmente l'opera di Gaudì più famosa e più controversa. Secondo un mito locale, un filantropo cattolico chiamato Josep Boccabella sognò un cavaliere dai capelli rossi, con occhi blu, che avrebbe salvato il progetto che aveva appena avviato: quello della costruzione di una chiesa, la Sagrada Familia (due architetti avevano precedentemente rinunciato all'incarico). In seguito, Bocabella incontrò Antoni Gaudì e riconobbe in lui il cavaliere. Lo convinse a diventare l'architetto per una nuova chiesa, che sarebbe stata dedicata alla Sacra Famiglia (Gesù, Maria e Giuseppe).

La chiesa doveva avere un design neogotico, ma Gaudì combinò questo stile con quello del modernismo catalano, per il quale erano conosciuti i suoi lavori. Pensava che questo soddisfacesse Dio, visto che egli seguiva le leggi della sua creazione. "Non ci sono angoli e le linee rette in natura. Gli edifici non devono avere linee rette o spigoli".

Quando iniziò a lavorare a La Sagrada Familia era poco più che trent'enne. Fino alla sua morte, a 73 anni, la chiesa fu il suo progetto più importante, ma anche la sua missione. Dopo aver completato la cripta lasciata da uno degli architetti precedenti, volle costruire come prima cosa la Facciata della Natività, dove sarebbero state rappresentate storie del vangelo. Gaudì la realizzò con i suoi apprendisti, scolpendo dettagli in modo meticoloso e raccontando la storia con la stessa meticolosità. Utilizzò addirittura animali vivi (e uomini) per fare degli stampi da riempire in gesso, ma abbandonò la tecnica dopo aver quasi ucciso uno dei suoi modelli (umani).

La Sagrada Familia, interno

L'architetto dedicò gli ultimi anni della sua vita a questo progetto ambizioso e purtroppo, dopo decenni di lavoro, Gaudì venne investito da un tram e morì tre giorni dopo. Il progetto rimase incompiuto. Gaudì lasciò dietro di sè soltanto a cripta (dove egli sarebbe stato sepolto), una torre, la facciata e, ovviamente, moltissimi disegni e modelli.

Queste preziose risorse vennero distrutte o danneggiate dagli anarchici durante la Guerra Civile Spagnola (1936-39). Alcuni architetti e designer riuscirono a custodire i resti e a ricostruire lentamente le intenzioni originarie di Antoni Gaudì per La Sagrada Familia, in buona parte comprendo e analizzando il suo processo creativo e studiando altri suoi lavori famosi. Questo compito è andato avanti finché i computer non si sono evoluti abbastanza da creare delle ricostruzioni digitali del capolavoro di Gaudì.

La Sagrada Familia dovrebbe terminare, finalmente, nel 2026, con l'architetto Jordi Fauli che sta dirigendo gli attuali lavori.

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