Il mistero della gigantesca “Mano di Ercole” di Amman: dove si trova il resto del corpo?
In Giordania, e più precisamente ad Amman (la sua Capitale), si trovano gli splendidi resti del Tempio di Ercole. Secondo gli studiosi, il Tempio sarebbe stato edificato tra il 162 e il 166 d.
Il mistero della gigantesca “Mano di Ercole” di Amman: dove si trova il resto del corpo?
In Giordania, e più precisamente ad Amman (la sua Capitale), si trovano gli splendidi resti del Tempio di Ercole. Secondo gli studiosi, il Tempio sarebbe stato edificato tra il 162 e il 166 d.

In Giordania, e più precisamente ad Amman (la sua Capitale), si trovano gli splendidi resti del Tempio di Ercole. Secondo gli studiosi, il Tempio sarebbe stato edificato tra il 162 e il 166 d.C., durante la dominazione dell’esercito di Roma. Tra le rovine è stata ritrovata una gigantesca mano in pietra denominata “Mano di Ercole”. La Giordania, durante il II secolo d.C. era parte dell’Impero Romano. La sua capitale era conosciuta con il nome greco di Philadelphia e apparteneva alla Decapoli (un gruppo di dieci città che delimitavano il confine mediorientale della nazione).

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I resti del Tempio di Ercole di Amman

La “Mano di Ercole” ha all’incirca le dimensioni di un’automobile moderna e si pensa fosse parte di una statua di marmo davvero enorme. Considerando la grandezza della mano, il corpo della statua nella sua interezza avrebbe potuto toccare i 13 metri di altezza. Questa meraviglia del mondo antico è stata ritrovata nelle immediate vicinanze del tempio romano dedicato ad Ercole e di essa sono rimaste soltanto tre dita, delle quali una sola si è salvata per intero allo scorrere dei secoli. Oltre alla mano sono stati ritrovati anche parte dei resti di un gomito.

La Mano di Ercole ad Amman

Si pensa che la costruzione del Tempio sia avvenuta durante l’impero di Marco Aurelio. Ben sei colonne, ognuna alta dieci metri, tenevano in piedi la struttura che misurava 30 metri di lunghezza e 25 metri circa di larghezza. Il santuario esterno arrivava a toccare i 120x70 metri. Una particolarità è quella che vuole le colonne costruite esclusivamente sulla parte frontale della struttura, probabilmente un segno del fatto che la costruzione non venne mai ultimata. Una roccia, lasciata scoperta all’interno della struttura, lascia presupporre che il Tempio di Ercole fosse stato costruito su un luogo che era già ritenuto sacro dalla popolazione locale, prima dell’invasione dei romani. Secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi della “Sacra Roccia” del Tempio di Moloch, innalzato intorno al IX secolo a.C. dalla popolazione degli Ammoniti.

A far pensare che l’enorme mano in pietra fosse parte di una gigantesca statua dedicata ad Ercole è stato un indizio in particolare: delle monete antiche ritrovate tra i resti che vantano la sua effigie. La spiegazione più plausibile in merito alla scomparsa del resto del corpo della statua (a patto che sia stata mai realizzata per intero) è che dopo un violento terremoto (non così rari in questa parte del mondo) la costruzione sia andata in mille pezzi. I frammenti di marmo potrebbero allora essere stati riutilizzati, successivamente, per la costruzione di altre opere. Sarebbe bello sapere quali!

La mano di Ercole di AmmanLa mano di Ercole di AmmanLa mano di Ercole di Amman
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