15 delle sculture più famose della storia dell'arte
Sperimentando il lavoro in tre dimensioni, nel corso della storia gli scultori hanno capito come manipolare il marmo, il bronzo, il legno e altri materiali per generare forme incredibili.
15 delle sculture più famose della storia dell'arte
Sperimentando il lavoro in tre dimensioni, nel corso della storia gli scultori hanno capito come manipolare il marmo, il bronzo, il legno e altri materiali per generare forme incredibili.
Sperimentando il lavoro in tre dimensioni, nel corso della storia gli scultori hanno capito come manipolare il marmo, il bronzo, il legno e altri materiali per generare forme incredibili. Fin dai tempi più antichi, la scultura ha costituito un'importante finestra sulla cultura di una società.

Se ci fermiamo a considerare le sculture più famose della storia, la lista che otteniamo è lunghissima. Dalla bellezza della Venere di Milo al Grande Esercito di Terracotta, costruito per proteggere l'imperatore cinese, questa arte è transitata nella modernità attraverso il rivoluzionario e dirompente lavoro di maestri come Duchamp. Anche nelle opere più recenti, però, gli elementi classici sono sempre stati presenti: basta pensare all'iconica Statua della Libertà o ai lavori di Boccioni che, nel primo XX secolo, si ispiravano all'arte degli antichi greci.

Esploriamo la storia della scultura rievocando 15 delle sculture più famose della storia, che vi mostreranno la variabilità di questa arte che ha superato la prova del tempo.


Busto di Nefertiti di Thutmose (1345 a.C.)



Busto di Nefertiti

Questo busto di pietra calcarea dipinta, oggi conservato nel Museo Neues a Berlino, è un bel ritratto di Nefertiti, la moglie del faraone egizio Akhenaten. Rivenuto nel 1912 durante gli scavi della Società Orientale Tedesca, è rimasto per secoli nel laboratorio di uno scultore chiamato Thutmose. La sua raffigurazione di Nefertiti ha reso la moglie del Faraone un'ideale di bellezza per lungo tempo.


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Esercito di Terracotta (III secolo a.C.)



Esercito di Terracotta

Questa collezione di sculture di Xi’an, Cina, rappresenta l'esercito del primo Imperatore Qin Shi Huang. Sono state contati 8000 soldati, 130 carri e 670 cavalli: queste sculture sono un esempio incredibile di arte funeraria, creata per proteggere l'Imperatore nell'aldilà.
Vennero scoperte nel 1974, quando dei contadini hanno rinvenuto questo tesoro scavando un pozzo. Il mauseo di Xi’an è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1987.

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La Nike di Samotracia (circa 190 a.C.)



Nike

La Nike di Samotracia è uno dei più iconici esempi di scultura ellenistica. Rappresenta la dea greca della vittoria, ed è uno dei pochissimi pezzi d'arte greca che sono giunti fino a noi in forma originale (e non sotto forma di copia romana).
Con i vestiti aggrappati al corpo, la dea si protende trionfante in avanti, come se fosse sulla prua di una nave a guidare le truppe verso la vittoria.
Si tratta di una delle sculture più influenti della storia, ispirando anche Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni.


Venere di Milo (circa 130 a.C.)



Venere di Milo

La Venere di Milo, anche conosciuta come la Afrodite di Milo, raffigura con tutta probabilità la dea greca dell'Amore. La scultura di marmo, alta 2 metri, è conosciuta perché le mancano le braccia. Questo non è insolito, quando si parla di sculture antiche. La scultura venne trovata sull'isola greca di Milo nel 1820, da un paesano che la rinvenne spaccata in due pezzi. Questa scultura ha influenzato moltissimi articoli, incluso Dalì, che ha creato la Venere di Milo con cassetti nel 1936.


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La Lupa Capitolina (XI-XV secolo)



Lupa Capitolina

La Lupa capitolina è una scultura di bronzo risalente al Medioevo. Custodita ai Musei Capitolini, è a dimensioni più o meno naturali. La Lupa racconta la storia leggendaria della fondazione di Roma. I Gemelli sono un'aggiunta rinascimentale: risalgono al XV secolo e sono opera di Antonio del Pollaiolo.

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David di Donatello (1430-1440)



David Di Donatello

Quasi 100 anni prima del David di Michelangelo, Donatello ha creato una scultura ispirata al racconto biblico. Realizzata in bronzo, quest'opera mostra un Davide più giovane, in contemplazione. In questa scultura Davide ha appena battuto Golia, ed è interessate come Donatello ha utilizzato la testa dello sconfitto, insieme alla spada di Davide, come supporto per il resto della scultura.
Visto che Davide è completamente nudo, fatta eccezione per i suoi stivali, la creazione di Donatello suscitò un po' di scandalo al tempo. Si trattava della prima scultura indipendente raffigurante un nudo maschile, fin dai tempi antichi.


David di Michelangelo (1501-1504)



David di Michelangelo

Michelangelo aveva soltanto 26 anni quando si aggiudicò la possibilità di realizzare questa scultura, in origine commissionata per il tetto della cattedrale di Firenze. Si tratta di una delle sculture più iconiche della storia. Il David di Michelangelo è calmo e composto, con la fionda sulla spalla, mentre aspetta Golia.
La bravura di Michelangelo si nota nella sua attenzione ai dettagli, dalle vene sulla mano di Davide alla posa del contrapposto. Quest'ultima si evidenzia nell'accostamento della rilassatezza di braccio destro e gamba e sinistra e nella tensione della altre due estremità.
Il David di Michelangelo è da sempre considerato l'ideale di bellezza maschile nell'arte. Molti ritengono che il David sia l'oggetto artistico più bello mai creato dall'uomo.


La Pietà Vaticana di Michelangelo (1497-1499)



Pietà Vaticana

La Pietà Vaticana rappresenta una Vergine Maria piangente e giovane, simbolo di verginità, che regge sulle ginocchia il corpo senza vita del figlio Gesù. Custodita nella Basilica di San Pietro in Vaticano, venne realizzata da un Michelangelo appena ventenne, ma è considerata una delle maggiori opere d'arte che l'Occidente abbia mai prodotto.


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Statua della Libertà, realizzata da Frédéric Auguste Barthold e costruita da Gustave Eiffel (1876-1886)



Rappresenta la libertà negli Stati Uniti. La Statua della Libertà è realizzata in rame e fu un regalo del governo Francese. Rappresenta la dea Ragione, una figura drappeggiata che tiene una tavola con la data della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.
Il regalo fu un'idea del presidente della Società francese Anti-Schiavitù, Édouard René de Laboulaye, per celebrare la vittoria dell'Unione nella Guerra Civile e l'abolizione della schiavitù.
La patina verde, associata alla statua, in realtà è comparsa soltanto dopo il 1900, a causa dell'ossidazione del rame.

Statua della libertà


Nel 1924 la statua venne dichiarata monumento nazionale, insieme all'isola su cui posa. Il piedistallo accoglie il celebre sonetto The New Colossus, scritto dalla poetessa statunitense Emma Lazarus:

Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa - grida essa con le silenti labbra - Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.»



Il pensatore di Rodin (1880 - 1902)



Il pensatore, Rodin

Questo capolavoro dello sculture francese Auguste Rodin era inizialmente intitolato "Il Poeta", e doveva essere parte di una composizione più ampia chiamata Le Porte dell'Inferno: l'uomo raffigurato è Dante, in procinto di attraversare la soglia, mentre medita sul suo poema.
Rodin aveva in mente un eroe michelangiolesco, e voleva rappresentare intelletto e poesia. Il nome finale della scultura le venne assegnato dagli artigiani della fonderia, che trovavano somiglianze con la figura del Pensieroso di Michelangelo.
Il Musée Rodin ha l'onore di poter esporre l'originale statua del Pensatore, spesso utilizzata come simbolo della filosofia.


Forme uniche della continuità nello spazio, Umberto Boccioni (1913)



Forme uniche della continuità nello spazio

Anche se morì a 33 anni, Umberto Boccioni ebbe il tempo di esercitare un'influenza enorme sul mondo dell'arte. Contribuendo a modellare l'estetica del movimento Futurista, era interessato al dinamismo della forma e alla decostruzione delle forme solide.
Oggi la sua scultura si trova al MoMA di New York: essa incarna l'apice delle sue idee. La figura, che ricorda una figura umana in movimento, si realizza nell'alternarsi di cavità, rilievi, pieni e vuoti che generano un frammentato chiaroscuro, con frequenti e repentini passaggi dalla luce all'ombra.
La carne sembra assumere tratti meccanici: un omaggio a ciò che era il primo XX secolo. Il risultato è un'esplosione di energia.

Rovesciamo tutto, dunque, e proclamiamo l'assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa. Spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l'ambiente


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Fontana di Duchamp (1917)



Fontana di Duchamp
Pubblico Dominio / Wikipedia


La Fontana di Duchamp era già pronta: l'artista Dada utilizzò un orinale di porcellana.
All'inizio Duchamp mandò il lavoro alla Società degli Artisti Indipendenti di New York, ma fu respinto. L'originale è oggi perso, ma Duchamp commissionò diverse repliche negli anni '60. Con il suo lavoro rivoluzionario, Duchamp ci sfida a riflettere sul significato dei tradizionali concetti di artigianato ed estatici.


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Cristo Redentore (1931)



Cristo Redentore

Il Cristo Redentore, conosciuto in portoghese come Cristo Redentor, è una statua in stile Art Déco rappresentante Gesù Cristo. Sorge sul monte Corcobado, e domina la città di Rio de Janeiro in Brasile. Si tratta di uno dei simboli più importanti del cristianesimo nel mondo. Alta 38 metri, è realizzata in calcestruzzo e pietra saponaria dagli artisti Paul Landowski e Heitor da Silva. Non soltanto è simbolo della città e del Brasile nel mondo, ma è anche una delle 7 Meraviglie del mondo moderno.


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Maman di Louise Bourgeois (1999)





Con i suoi oltre 9 metri di altezza, il Maman di Louise Bourgeois al Guggenheim di Bilbao è un capolavoro che sposa potere fisico e psicologico. Dalle impressionanti dimensioni, la scultura a forma di ragno è associata alla madre dell'artista. Il regno protegge fieramente il suo sacco di 26 uova di marmo, incutendo timore per la sua taglia, ma dà l'idea anche della vulnerabilità per via delle zampe sottili, che sembrano poter cedere in ogni momento.
Il ragno è un tema ricorrente nei lavori di Bourgeois.


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