Nel mondo esistono molte organizzazioni criminali che hanno giri di affari incredibilmente estesi, gerarchie interne e codici di onore. I loro ricavi, che sono tutti a discapito della società, sono quasi sempre impossibili da determinare.
Alcune di queste organizzazioni inglobano gli individui e non li lasciano andare mai più.
Ma quali sono le organizzazioni criminali più potenti del mondo? Ecco 8 delle gang più pericolose e temute del mondo.
1. Solncevskaja Bratva (Russia)
Fondata a Mosca a fine Anni ‘80, quando l’attuale Russia faceva ancora parte dell’Unione Sovietica, dall’ex cameriere Sergei Mikhailov, recluso in prigione per frode. Conta 5000 adepti prevalentemente russi ed ucraini, uomini violenti e disoccupati prima di entrare a farvi parte, violenti ed occupati dopo il reclutamento.
Estende il suo operato in Russia, Ucraina, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Israele, Regno Unito, Francia, Spagna, Sudafrica, Canada e altre parti di Europa, Africa ed Australia.
Tra i crimini commessi l’estorsione, il gioco d'azzardo illegale, la prostituzione, il traffico di droga, armi ed esseri umani, rapine, incendi dolosi, corruzione, riciclaggio di denaro, frode, furti, omicidi.
La Solncevskaja Bratva conta tra le gang alleate la gang Orekhovskaya e la Mafia Serba, mentre gode di partnership commerciali con i Cartelli Colombiani, le Triadi Cinesi e le Famiglie Mafiose Italiane. Le gang rivali sono invece la Mafia Cecena, la Mafia Albanese e la Tambovskaya Bratva, basata a San Pietroburgo.
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2. Yamaguchi Gumi (Giappone)
Prende il nome dal suo fondatore, Harukichi Yamaguchi, ed è tra le più numerose e potenti organizzazioni criminali al mondo, parte della famosa Yakuza (la mafia giapponese), di cui costituisce circa il 45%.
Nasce nel 1915 a Kobe, in Giappone, come associazione del lavoro per gli scaricatori di porto. Il numero di membri è stato stimato a 23.400, di cui 102 al comando: un kumichō (capo), attualmente Shinobu Tsukasa, a cui sottostanno 15 shatei (fratelli minori) ed 86 wakachū (traducibile come “bambini”).
Estende il suo potere su tutto il territorio giapponese, Tokyo compresa, e guadagna miliardi di dollari all’anno grazie alle sue attività di estorsione, gioco d'azzardo, industria del sesso, traffico d'armi e di stupefacenti, investimenti immobiliari, manipolazione del mercato azionario e pornografia su Internet.
Subito dopo il terremoto di Kobe del 1995, iniziò un piano di soccorso su larga scala per le vittime del terremoto, distribuendo scorte di cibo. Questo aiuto si è rivelato essenziale per la popolazione di Kobe, poiché il sostegno ufficiale rimase inconcreto e caotico per diversi giorni.
La Yamaguchi-gumi ha anche fornito sollievo in seguito al terremoto e dello tsunami di Tōhoku del 2011, aprendo i suoi uffici al pubblico e inviando rifornimenti alle aree colpite.
Questi aiuti alla popolazione non sono insoliti per le organizzazioni criminali: un "abbraccio maledetto" che purtroppo spesso porta alcuni cittadini a fidarsi più del sistema criminale che dello Stato.
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3. Mara Salvatrucha (el Salvador)
PD
Conosciuta anche come MS-13, ha fatto notizia in Italia in seguito all’aggressione ad un capotreno nel Giugno 2015 a Milano, ferito gravemente con un machete da parte di tre giovani adepti.
Fondata negli Anni ‘80 a Los Angeles, in California, conta 70.000 membri prevalentemente provenienti da El Salvador, Honduras e Guatemala, caratterizzati dai numerosi tatuaggi e dall’uso di un proprio linguaggio dei segni, tutti accettati nelle fila della gang in seguito ad un rito di iniziazione che consiste in un pestaggio di gruppo della durata di 13 secondi.
La Mara Salvatrucha si estende prevalentemente in California, ma è anche fortemente presente nella città di Houston, in Texas, da cui gestisce il traffico di droga, armi ed esseri umani tra il Messico e gli Stati Uniti.
Altri crimini commessi dalla MS-13 sono l’immigrazione clandestina, la rapina, il furto, l’estorsione, l’omicidio, il riciclaggio di denaro, la prostituzione minorile, poi pestaggi, rapimento e racketing.
4. Cartello di Sinaloa (Messico)
Conosciuta anche come Cartello del Pacifico, questa gang si occupa principalmente di spaccio di cocaina, eroina, metaanfetamine, marijuana ed MDMA, ma conta tra I crimini commessi anche l’omicidio, la corruzione ed il riciclaggio di denaro.
Fondata nel 1989 nella città messicana di Culiacàn, nello stato di Sinaloa, ha esteso il suo territorio in numerosi altri stati sudamericani, statunitensi ed internazionali tra cui in Europa l’Italia, la Spagna, la Russia e la Germania, poi l’Australia e la Nuova Zelanda e le Filippine. Tra i suoi volti più noti Joaquin "Chapo" Guzmán, definito nel 2013 "nemico pubblico numero 1" dalla Commissione Crimine di Chicago, nonostante non vi avesse mai messo piede. El Chapo è l'unico ad aver ricevuto questo titolo dai tempi di Al Capone.
Tra le numerose associazioni criminali alleate al Cartello di Sinaloa ci sono la Mafia Italoamericana e la Mafia Siciliana.
5. ‘Ndrangheta (Italia)
Nata in Calabria negli Anni Novanta dell’Ottocento, conta 6000 affiliati calabresi, ed estende la sua azione in Italia, Germania, Albania, Paesi Bassi, Kosovo e Regno Unito in Europa, poi nel Nordafrica e Sudafrica, fino ad Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Venezuela e Perù in Sudamerica, essendo alleata con numerosi cartelli latinoamericani. Nel Nordamerica in Canada, Messico e Stati Uniti, per finire con l’Australia e la Nuova Zelanda.
La fedina penale della ‘Ndrangheta, nel corso del suo lungo operato, si è macchiata di sfruttamento della prostituzione, racket, traffico di droga e armi, prestito di armi, gestione illecita dei rifiuti, riciclaggio di denaro, frode assicurativa, corruzione, estorsione, omicidio, corruzione politica, rapina.
Tra gli alleati, oltre ai già citati cartelli sudamericani dello spaccio, conta la camorra, la mafia siciliana, quella americana, albanese e russa. I clan della ‘Ndrangheta, nonostante facciano parte della stessa organizzazione criminale, si trovano ad avere scontri violenti gli uni con gli altri.
6. D-company (India)
Conosciuta anche con il termine Dawood Company, termine creato dai media per definire il gruppo terroristico guidato dal latitante Dawood Ibrahim. Quest’ultimo, negli anni '70, lavorava per un contrabbandiere locale di nome Basu Dada, il quale aveva una stretta amicizia con il padre di Dawood, un agente di polizia. Quando Basu Dada insultò il padre di Dawood, questi lo aggredì con bottiglie di soda vuote, aiutato da suo fratello maggiore Shabir e da alcuni cari amici.
Dopo l’incidente, Khalid Phelewan, il braccio destro di Basu Dada, persuase Dawood a iniziare le sue operazioni di contrabbando, che portarono alla costituzione della D-Company. La crescita della Dawood Company li portò a scontrarsi con la banda di Pathan, all’epoca la più forte di Mumbai.
Nel 1986, la D-Company aveva eliminato la maggior parte dei leader della banda di Pathan, emergendo come nuova banda dominante con un numero stimato di membri a pieno titolo pari a 5000 membri, con altri 100000 associati dentro e fuori di prigione.
Tra i crimini l’omicidio, il contrabbando, la corruzione, il traffico di stupefacenti, l’estorsione, il racket, il terrorismo, il furto, il riciclaggio di denaro sporco, la contraffazione, la corruzione politica, la frode.
La D-Company risulta alleata ai gruppi terroristici di Al Quaeda e Boko Haram.
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7. Mungiki (Kenya)
Parola del linguaggio Kikuyu traducibile con “popolo unito” o “moltitudine”, indica un’organizzazione etnica bandita.
Si tratta del braccio armato di una setta religiosa, detta Tenda del Dio Vivente. La religione, apparentemente originaria alla fine degli anni '80, è segreta e presenta alcune somiglianze con le religioni mistiche, ispirate alle tradizioni indigene africane, che rifiutano l'occidentalizzazione e tutte le cose che credono essere trappole del colonialismo, incluso il cristianesimo.
Mungiki è spesso definita come Cosa Nostra del Kenya, Yakuza o Mafia keniana a causa della sua organizzazione. Sono stati degni di notizia per la violenza etnica e la resistenza anti-governativa. Secondo uno dei fondatori di Mungiki, il gruppo iniziò alla fine degli anni '80 come una milizia locale negli altopiani per proteggere i contadini Kikuyu nelle dispute sulla terraferma con Maasai e con le forze fedeli al governo, che all'epoca era dominato dalla tribù Kalenjin. Probabilmente Mungiki ha le sue radici nel malcontento derivante dalla grave disoccupazione e dall'assenza di terra dovuta alla rapida crescita della popolazione del Kenya, con molti giovani disoccupati attratti da un'organizzazione che desse loro un senso di scopo, identità culturale e politica, oltre che reddito.
Mungiki opera maggiormente a Mathare, la seconda più grande baraccopoli di Nairobi, dove la povertà e il crimine sono molto pronunciati.
Ogni residente paga una somma di denaro all'organizzazione, in cambio di protezione contro il furto e danni materiali. Inoltre, la banda "equipaggia" i bagni pubblici, e richiede una tassa per l'utilizzo delle strutture. Tali atti di estorsione, insieme alla generale mancanza di un'efficace applicazione della legge locale, hanno irritato i residenti di Mathare. Il 12 luglio 2007 le autorità keniane hanno riferito che Mungiki ha decapitato e mutilato il corpo di un bambino di due anni, forse come parte di un rituale.
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8. Hells Angels Motorcycle Club (Stati Uniti)
Anche conosciuta con la sigla HAMC, è una gang di motociclisti fuorilegge i cui membri, principalmente uomini bianchi, guidano le simboliche Harley-Davidson.
Fondata il 17 Marzo 1948 a Fontana, in California, questa gang conta 425 subunità in 50 nazioni diverse, e tra i crimini commessi sono presenti lo spaccio di droga, l’estorsione, il traffico di beni rubati e molti membri sono coinvolti nello sfruttamento della prostituzione.
I membri hanno continuamente affermato di essere solamente un gruppo di appassionati di motociclette, riuniti per guidare insieme e organizzare eventi sociali come viaggi, raccolte fondi, feste e gare, sottolineando che le azioni criminali siano responsabilità dei singoli che li commettono e non una abitudine del gruppo nella sua interezza.
Utilizzano un sistema di toppe riconducibili alle medaglie al valore militari, ognuna riferita ad uno specifico comportamento o ad una specifica azione individuale.
Per entrare a far parte della gang sono requisiti necessari una patente di guida valida, una motocicletta di cilindrata di almeno 750cc, e la giusta combinazione di qualità personali. Si dice che il club escluda i molestatori di bambini e coloro che abbiano fatto domanda per diventare un agente di polizia o una guardia carceraria.