Con le sue bacche splendenti, la Pollia condensata è anche conosciuta come "bacca di marmo" (marble berry). Cresce nelle foreste dell'Africa Centrale, arrivando a poco meno di un metro di altezza e producenedo grappoli che contengono decine di bacche dall'aspetto sbalorditivo.
L'iridescenza non è particolarmente rara nel mondo animale, ma per le piante è tutta un'altra storia. Per spiegare l'insolito aspetto della Pollia condensata, un gruppo di ricerca del Regno Unito ha analizzato un esemplare dei Kew Gardens di Londra. In uno studio, pubblicato nel 2012, essi rivelano il mistero di queste bacche, che vengono considerate come "la sostanza biologica più brillante" presente in natura. Molte altre piante fanno affidamento sui pigmenti per colorarsi. Il colore della Pollia condensata, invece, deriva dalla sua struttura.
Questo spiega anche come mai queste bacche possono mantenere il colore per decenni: se i pigmenti tendono a decomparsi, lo stesso non vale per le bacche di marmo. L'esemplare prelevato dai Kew Gardens, infatti, era stato raccolto in Ghana nel 1974. Eppure, i suoi colori erano più vividi e luminosi che mai.
La superficie delle bacche di marmo è riflettente, quasi come uno specchio. Sotto la superficie si trovano diversi strati di cellule speciali fatte di fibra di cellulosa. Ogni strato è lievemente ruotato, e quando la luce colpisce lo strato superiore, un po' di luce viene riflessa mentre il resto penetra negli strati successivi. A loro volta, questi lasciano passare un po' di luce e riflettono il resto: il risultato è un colore intenso e una forte luminosità, in un effetto conosciuto come Legge di Bragg.
Le bacche, che non sono commestibili, sono anche particolarmente dure e piene di semi.