Eric ha deciso di cogliere la sfida e di ritrarre queste onde a tutti i costi. "Il fenomeno delle onde di ghiaccio era così insolito e bello a vedersi che continuavo a sentire il bisogno di tornare" ha scritto l'artista a World Open News. Nel corso di 5 settimane è tornato 5 volte al lago, a 130 km di distanza da casa sua, dovendo fronteggiare la variabilità del meteo della Montagne Rocciose, e trovandosi spesso sotto la neve e vento forte. Ci ha raccontato che, nel tentativo di ritrarre il ghiaccio il più possibile dal livello del suolo, si è sdraiato spesso a pancia in giù sul ghiaccio, bagnandosi la giacca. Ha indugiato nella ricerca, sul ghiaccio, delle curve e delle crepe più belle. Per avere un supporto sicuro per la sua fotocamera, si era creato un sacchetto di plastica pieno di riso, avvolgendolo in un asciugamano.
Per ottenere delle fotografie molto nitide in ogni loro parte, poi, Eric ha utilizzato un software per applicare la tecnica del focus-stacking, che combina diverse immagini con la stessa inquadratura ma con differenti messe a fuoco. Alcune delle fotografie finali hanno più di 10 differenti messe a fuoco, perché il ghiaccio inizia a pochi centimetri dalla lente della fotocamera e non sarebbe possibile mantenere ogni elemento a fuoco.
Il fotografo, per cui questo lavoro è risultato decisamente emozionante, pianifica di passare gli ultimi giorni della stagione fredda nella ricerca di altre formazioni di ghiaccio sulle montagne del Colorado.
Se le sue foto vi piacciono, potete seguire l'artista su Instagram e su Facebook.









Ringraziamo Eric Gross per averci dato il permesso di usare le sue foto.
L'artista ci scrive che l'Italia è nel suo cuore e nei suoi pensieri in questo momento unico e difficile delle nostre vite.
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