Stupita dalla bellezza dell'insetto, la Neville ha fotografato la mantide, che oggi è conosciuta come "Miss Frilly Pants" (che si può tradurre con "Miss Pantaloni Frivoli"), in riferimento ai suoi "pantaloni" viola.
"La natura è lì per essere condivisa e goduta da tutti" ha detto Neville a World Open News. Da quando ha scoperto il magnifico animale, la donna ha promosso la diffusione delle sue immagini sul web, e queste sono in fretta diventate virali. Qualcuno, sul web, si è inventato il buffo soprannome per l'insetto. Video e foto di Miss Frilly Pants si possono anche ammirare sulla pagina Facebook del Waterfall Retreat & Environmental Centre, i "vicini di casa".
"Miss Frilly Pants ha passato un intero mese sul cespuglio di lavanda, la controllavo ogni giorno" ci ha detto la donna. "Ha anche avuto un visitatore di sesso maschile, non bello come lei, ma comunque molto attraente. Ovviamente lui ha trovato la morte dopo l'accoppiamento, e poi lei ha deposto diverse uova. Dopo è semplicemente scomparsa! Ho tagliato il rametto dal cespuglio e l'ho messo in una scatola di vetro. Qualche settimana dopo ci siamo svegliati e abbiamo scoperto che si erano schiuse... C'erano almeno un centinaio di piccole cose che sembravano semplicemente delle grosse formiche. Ho aperto la scatola e le ho liberate".
Margaret Neville
Margaret Neville
Le mantidi fiore, e anche le mantidi orchidea, si sono evoluti assumendo questo aspetto per poter aspettare che gli insetti più piccoli si avvicinino, ingannati dal loro aspetto floreale. Ma questo vale solo per le femmine. I maschi non hanno questo aspetto: sono più piccoli e con colori spenti. Se l'aspetto delle femmine è dunque una trappola colorata, i maschi devono faticare e cacciare piuttosto che aspettare. Si pensa che questa differenza nelle strategia di caccia sia abbastanza singolare tra gli artropodi (insetti e ragni).
Margaret Neville
Margaret Neville
Ecco una foto del momento dell'accoppiamento tra Miss Frilly Pants e il suo compagno:
Margaret Neville
Articolo aggiornato il 23/08
Si ringrazia Margaret Neville per averci dato il permesso di postare le sue foto. Si ringrazia anche il Waterfall Retreat & Environmental Centre