Le movenze impossibili dei ballerini, sospesi in aria in configurazioni complesse, creano un potente effetto visivo.
Il fotografo dice di essere affascinato dal movimento nella danza per via della sua personale esperienza come essere umano. "La vita è sempre in movimento, e la danza non è altro che una replica della vita in forma fisica."
Il progetto, durato due anni, ha aperto la mente di Rob a idee e costrutti ancora più surreali. Per lui è un onore accompagnare la sua arte con l'arte degli altri.
"Di solito ho una visione in mente, prima ancora di poter raggiungere la fotocamera o chiamare i ballerini. Di solito sono ispirato dallo spazio fisico che mi circonda, o da un sogno astratto nei miei pensieri... Posso visualizzare i corpi riempire questi spazi, tangibili o immaginari che siano".
L'idea di dover utilizzare Photoshop aggiunge una certa complessità, perché Rob deve fotografare tenendo in mente le modifiche che dovrà fare.
"Credo che siamo tutti responsabili della diffusione di verità e speranza, in ogni modo possibile. Gli artisti hanno lo speciale potere di farlo, perché non si affidano solo a parole o a legmai personali... possono riferirsi a altri linguaggi, linguaggi universali che hanno il potenziale di raggiungere vasti pubblici. Credo che tutti gli artisti dovrebbero fare una dichiarazione di cambiamento con la loro creatività"
Rob spera che i suoi lavori aiutino le persone a sentirsi incoraggiate a portare luce a quelli che li circondano, per rendere il mondo una terra di uguaglianza, dove la gente possa mettere da parte le proprie differenze e celebrare le proprie unicità.
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Al momento il fotografo è al lavoro su un libro con le sue opere, e nel frattempo insegna fotografia in diversi stati USA. Potete restare aggiornati sui suoi lavori iscrivendovi alla sua newsletter.















