Questo "armadietto dei veleni" del XVI secolo è stato creato da un libro cavo
Quando, nel 2008, questo curioso libro cavo è stato venduto all'asta dalla casa d'aste tedesca Hermann Historica, qualcuno l'ha soprannominato "armadietto dei veleni".
Questo "armadietto dei veleni" del XVI secolo è stato creato da un libro cavo
Quando, nel 2008, questo curioso libro cavo è stato venduto all'asta dalla casa d'aste tedesca Hermann Historica, qualcuno l'ha soprannominato "armadietto dei veleni".
Quando, nel 2008, questo curioso libro cavo è stato venduto all'asta dalla casa d'aste tedesca Hermann Historica, qualcuno l'ha soprannominato "armadietto dei veleni". C'è chi ha dubitato che fosse un oggetto reale. Ma lo è, eccome, ed è stato acquistato un collezionista privato per ben 5.200€.
Forse è esagerato chiamarlo "armadietto da assassino". All'interno del libro, al posto delle pagine, ci sono undici cassettini di varie misure, tutti etichettati scrupolosamente. Ogni etichetta indica quale pianta è contenuta nel cassetto. Molte di queste erano velenose, ma alcune erano erbe curative. Pertanto, non è da escludere che si trattasse in realtà di un armadietto delle medicine.

Non era raro, ai tempi, che ci fossero dei "kit tascabili" per permettere ai farmacisti di portarsi dietro le materie prime. I cassetti contenevano di tutto, da papavero da oppio e valeriana a olio di ricino e belladonna. Tutti questi hanno molteplici usi, sia in medicina sia come veleno.
Per esempio, la belladonna venne utilizzata come veleno per uccidere le mogli di diversi imperatori romani, ma anche come rilassante muscolare. L'oppio, che molti conoscono come base per numerosi narcotici, era usato per trattare l'asma e il mal di stomaco. Se non altro, dunque, abbiamo la dimostrazione che il veleno di un uomo è la medicina di un altro.


Hermann Historica
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