Le belle notazioni musicali tibetane che riflettono le salite e le discese dei canti buddisti
Per i buddisti tibetani, i canti hanno sempre avuto una grande importanza religiosa. E, fin dall'inizio, c'è stato bisogno di un modo per annotare questi canti, in modo da tramandarli negli anni e tra le generazioni.
Le belle notazioni musicali tibetane che riflettono le salite e le discese dei canti buddisti
Per i buddisti tibetani, i canti hanno sempre avuto una grande importanza religiosa. E, fin dall'inizio, c'è stato bisogno di un modo per annotare questi canti, in modo da tramandarli negli anni e tra le generazioni.
Per i buddisti tibetani, i canti hanno sempre avuto una grande importanza religiosa. E, fin dall'inizio, c'è stato bisogno di un modo per annotare questi canti, in modo da tramandarli negli anni e tra le generazioni.
Le notazioni musicali tibetane dei canti buddisti, oltre ad essere sacre, sono visivamente belle: le salite e le discese prendono forma sulla carta, e da secoli aiutano i monaci nei loro rituali di devozione.
Le notazioni somigliano vagamente a piccoli paesaggi su carta, con cime e valli. Ma in realtà si tratta di un gran numero di istruzioni tecniche, in una guida per quella che è una vera e propria performance rituale.

La tradizione Yang è considerata la più elaborata tra quelle della musica tibetana. Utilizza il sistema di notazione Yang-Yig, che permette di cogliere l'essenza della musica anche solo dai segni. Così, le linee complesse rappresentano le salite e discese caratteristiche dei canti, aggiungendo istruzioni sullo spirito in cui bisogna cantare.


Notazioni musicali tibetane di canti buddistiNotazioni musicali tibetane di canti buddistiNotazioni musicali tibetane di canti buddistiNotazioni musicali tibetane di canti buddisti

Ecco un esempio del particolare jok-kay, il profondissimo canto di gola tibetano:
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