Coober Pedy, è questo è il nome della città soprannominata "capitale mondiale dell’opale", famosa appunto per le sue rinomate miniere di opale.
Coober Pedy è conosciuta anche per un'altra ragione: esse vede infatti la presenza di cittadini sotto terra, all'interno di ex miniere ora trasformate in comodi appartamenti.
Vivere sotto terra offre diversi vantaggi, uno di questi è la temperatura piuttosto bassa durante i periodi estivi, che in superficie può arrivare fino a 40°C.
Nel deserto, in superficie, oltre a qualche casa, possiamo trovare locande, ristoranti, una stazione di polizia e perfino un ospedale, nei sotterranei invece troviamo grotte e gallerie, le quali sono state occupate per costruire case, alberghi, bar, ristornati e addirittura una chiesa.
I residenti di Coober Pedy hanno iniziato a vivere sottoterra proprio per fuggire dalle alte temperature della superficie. Le prime case vennero installate nei buchi già scavati in precedenza per le miniere di opale. Le case più moderne, invece, vengono scavate nel lato della collina, dentro cui le stanze si inoltrano.
Storicamente, Coober Pedy nacque in un territorio con cui gli aborigeni avevano una lunga e profonda connessione. La città venne stabilita soltanto dal 1915, quando vennero scoperti i giacimenti di opale.

Quello che vedete sopra è uno dei cartelli più famosi di Coober Pedy. Nella città ci sono circa 250.000 buche, e avvertimenti come questo servono a tenere in allerta i visitatori. Questo cartello è stato riprodotto su t-shirt, tazze da caffé, bandiere e altri souvenirs.













