Situata sul fiume Brahmaputra, nello stato di Assam, India del Nord, Majuli rischia di rimanere sommersa del tutto entro 20 anni. La minaccia all'isola è dovuta all'erosione del suolo, che si pensa sia causata dagli argini costruiti nei villaggi sul Brahmaputra per proteggerli dalla furia della stagione dei monsoni.
All'inizio del XX secolo l'isola misurava ben 880 kilometri quadrati. Oggi poco più di 300. Ma ha ancora ben 144 villaggi, e più di 150mila abitanti.
Nel 1979, Jadav Payeng, allora 16enne, scoprì che un gran numero di serpenti erano morti a causa del troppo caldo, dopo che gli allagamenti li avevano spostati sulla spiaggia. Dopo un po', Jadav ha deciso che la missione della sua vita era quella di salvare Majuli dall'erosione, piantando più alberi possibile. Lavorando senza sosta ogni giorno, ha piantato più di 550 ettari di foresta. La foresta è chiamata foresta di Molai, per il soprannome di Jadav.
Oggi, la foresta è una riserva naturale che ospita tigri del Bengala, rinoceronti indiani, cervi e conigli, ma anche scimmie, uccelli e avvoltoi. Ogni anno, una mandria di 100 elefanti visita la foresta e vi rimane per 6 mesi. Lì sono nati anche 10 cuccioli.






