Si tratta di una festa colorata, allegra, dedicata alla celebrazione della vita. Viene commemorato il ritorno dei morti sulla Terra. Per i messicani la morte è un momento gioioso, e la vita la celebra in questo modo. Un modo così profondamente antico e radicato che l'Unesco ha proclamato la festa come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Danze, fiori, costumi, altari e carri inondano il paese fra fine ottobre e inizio novembre, arrivando anche nei più piccoli villaggi.
Quest'anno la celebrazione è stata particolarmente importante, dopo il terremoto che ha colpito la zona il 19 settembre, con una magnitudo di 7,1 e un numero di vittime che supera il 200.
Halloween, di provenienza celtica, ha dei simboli assolutamente diversi, e altrettanto diversi sono quelli del giorno dei morti cattolico. Il Dia de los muertos è molto più allegro e dinamico.
Sugli altari le famiglie pongono le ofrendas: offerte di cibo, fiori e candele. I cimiteri vengono addobbati: la "calaca" (scheletro) simboleggia il defunto ed è onnipresente.






