Racconto di Bovino, il paesino pugliese con 800 antichi portali in pietra
"C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo.
Racconto di Bovino, il paesino pugliese con 800 antichi portali in pietra
"C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo.
"C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo. C’è una parte di Puglia in cui potete ancora sentire i bambini correre per le vie del borgo, giocare a palla nelle piazze... I Monti Dauni."

Il nostro lettore Michele Grande introduce così il suo racconto della sua Bovino, un borgo in provincia di Foggia inserito tra i "borghi più belli d'Italia", dove si può ancora assaporare una dimensione più semplice, e allo stesso tempo ritrovare oltre mille anni di storia d'Italia.
La cornice è quella dei Monti Dauni, che si estendono tra Campania e parte della Puglia. Circondato dalla natura, il paesino è famoso perché ospita ottocento portali in pietra. L'arte dei maestri scalpellini, infatti, è stata per secoli tramandata da padre in figlio.
La sensazione è quella di un meraviglioso tuffo nel passato. Bovino è "dignitoso ed elegante", ricco di archi, piazze e stemmi, e caratterizzato da un dedalo di stradine di ciottolato. Tutti gli elementi della città raccontano la storia millenaria di antichi splendori, invasioni e dominazioni.

Lo spirito del luogo è un vento "Faugne", che "si fa strada per Bovino diventando veloce nella corsa fra le gole. Spira improvviso come i cattivi pensieri e familiare come un nonno burbero. Prima di arrivare a Bovino raccoglie la menta e il rosmarino, l’origano e il timo, e li mescola col suo lontano sentore di mare."

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