Fondato nel 2009, lo Schmidt Ocean Institute si è posto la missione di scoprire il più possibile sulle creature che abitano nelle profondità oceaniche, e sui loro habitat. Per farlo, è necessario un consistente lavoro di ricerca che sia anche in grado di meglio indirizzare gli sforzi per la conservazione degli ambienti naturali. L'istituto presta la propria imbarcazione, il Falkor, agli scienziati di tutto il mondo. Nell'ultimo di questi viaggi, durato 34 giorni e terminato a luglio del 2021, i ricercatori si sono trovati davanti ad incredibili abitanti delle profondità oceaniche, tra cui il raro "polpo di vetro".
La missione, condotta nel Phoenix Islands Archipelago, è stata uno sforzo congiunto dell'Istituto con The Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) e i ricercatori dell'Università di Boston. Utilizzando dei robot sottomarini, il team ha esplorato nove montagne sottomarine, rilievi che si elevano sulla crosta oceanica senza tuttavia raggiungere la superficie a livello del mare. Solitamente formate da attività vulcanica, queste montagne sottomarine ospitano un'incredibile biodiversità.
Mentre esploravano queste zone, i ricercatori hanno avuto due incontri con il raro polpo di vetro (Vitreledonella richardi). Questa specie è famosa per essere quasi completamente trasparente, eccezion fatta per il nervo ottico, per i bulbi oculari e per il tratto digerente. Questo incontro ha rappresentato l'occasione perfetta per studiare la creatura viva. Un'occasione rara, considerato che questo polpo vive solitamente a quasi un chilometro di profondità.
Benché questa creatura sia ancora un mistero per gli scienziati, non è considerata a rischio di estinzione. Nelle acque sub-tropicali è stata incontrata in zone diverse. Ha la straordinaria abilità di camuffarsi usando delle cellule speciali chiamate cromatofori (si tratta dei punti gialli visibili nelle foto). Questa creatura raggiunge i 10 centimetri in lunghezza e arriva a mezzo metro se misurata insieme ai tentacoli.
Le tante creature osservate dal team di ricercatori, tra cui figurano anche moltissimi coralli, forniranno informazioni preziose per gli sforzi di conservazione. Se volete restare aggiornati sui futuri viaggi della Falkor, potete seguire l'istituto su Instagram.