La Pennsylvania ha una ricca storia minereria. Le miniere di carbone risalgono a centinaia di anni fa, tra il tardo Settecento e l'inizio del XIX secolo, ma l'attività è aumentata notevolmente tra il 1870 e il 1930. Nel 1942 John Collier, fotografo dell'Office of War Information, ha ritratto la vita grintosa e tosta dei minatori della Miniera Numero 4 di Montour.
Collier ha documentato la vita sotterranea dei minatori, appoggiati sui binari e intenti a far funzionare i macchinari, a perforare e a far esplodere le miniere con la dinamite, facendo però estrema attenzione ai possibili crolli.
La Miniera Numero 4 era un tempo la miniera di carbone bituminoso più grande del mondo. La miniera venne aperta circa nel 1903 e chiusa nel 1957. Questo tipo di carbone venne estratto per la prima volta nella "Collina del Carbone" della Pennsylvania (Mount Washington), al di là del fiume Monongahela. Dal giacimento di carbone di Pittsburgh veniva estratto materiale poi trasportato lungo il fiume con delle canone, alla guarnigione militare nei pressi.
Man mano che la popolazione crebbe, a partire dal 1830, la produzione di carbone dovette aumentare vertiginosamente, spinta anche dall'espansione delle reti ferroviarie. Le prime miniere usavano un metodo chiamato "stanza e pilastro", in cui il materiale veniva estratto lungo un piano orizzontale, e venivano infine realizzate schiere orizzontali di stanze e pilastri. Il lavoro manuale era necessario per tagliare il carbone, che veniva trascinato fuori dalla miniera al'interno dei vagoni.
Più avanti, però, come testimoniano anche queste fotografie, molte miniere a stanza e pilastro impiegavano macchine minerarie per il taglio e l'estrazinoe del carbone, e una rete che trasportava il carbone in superficie.













