Il mese scorso, a novembre 2018, i media di tutto il mondo hanno riportato la notizia della morte di un missionario americano di 26 anni, che stava cercando - in maniera non solo illegale, ma anche illegittima - di avvicinare i Sentinelesi, una (già famosa) tribù completamente isolata, che vive nell'isola di North Sentinel, in India. Il ragazzo è sbarcato sull'isola con l'intento di "convertire" i Sentinelesi al Cristianesimo. Ma è stato ucciso a colpi di freccia.
I Sentinelesi rimangono un popolo estremamente misterioso, e non sono praticamente mai entrati in contatto con altri esseri umani. Ma nel 1991 un'antropologa era riuscita ad avvicinarli e a farseli amici.
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I Sentinelesi
L'isola di North Sentinel fa parte delle Isole Andaman, nell'Oceano Indiano. I Sentinelesi sono conosciuti come un popolo particolarmente aggressivo, ma in realtà queste loro reazioni potrebbero essere dovute alle intrusioni subite.
Fanno parte del popolo Andamanese, anche se non hanno contatti con le altre tribù.
Visitare l'isola North Sentinel non solo è molto pericoloso, ma è proibito dal governo Indiano. Questa decisione è stata presa dopo vari tentativi - falliti - di instaurare un contatto amichevole. L'India, ad oggi, sceglie di "lasciarli stare".
Visitare l'isola, in realtà, potrebbe risultare mortale per i suoi abitanti. L'isolamento ha infatti impedito che i Sentinelesi si formassero difese immunitarie contro vari batteri che noi, inconsapevolmente, porteremmo sull'isola.
Sono un popolo di cacciatori-raccoglitori. Molte delle loro tecniche non si sono più evolute dopo l'età della Pietra. Non si conosce nulla sul loro linguaggio, che rimane non classificabile dai linguisti.
Si stima che la popolazione dei Sentinelesi conti tra i 40 e i 100 membri. Un numero davvero basso, che mette il popolo fortemente a rischio.
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La spedizione di Madhumala Chattopadhyay
Nel 1991 Madhumala Chattopadhyay è riuscita in una missione impossibile: entrare in contatto con i Sentinelesi. Il suo obiettivo era capire com'è la vita per queste persone così estremamente isolate e confinate.
In una intervista, Madhumala ha spiegato che "nessuno si è comportato male con me. Queste tribù possono essere primitive dal punto di vista tecnologico, ma socialmente sono molto avanti a noi."
Da quando aveva 12 anni, Madhumala era determinata a incontrare gli indigeni delle isole Andaman. Dopo aver finito la scuola, ha iniziato a studiare antropologia all’Università di Calcutta. Ha in seguito spiegato ai suoi genitori che lo studio dell’antropologia è stato il suo “passaporto agli Ongers”, che è una delle tribù Andamanesi.
Il segreto del suo successo con i Sentinelesi è stato il cocco. Nel momento in cui la sua imbarcazione ha raggiunto North Sentinel, ogni persona del suo team ha iniziato a lanciare noci di cocco sulla spiaggia, per mostrare che venivano in pace. La tribù si è lasciata avvicinare e ha anche raccolto il cocco dall’acqua. Dopo aver lanciato altre noci di cocco, è riuscita a scendere nell’acqua con i sentinelesi. Si pensa che anche la prsenza di una donna abbia favorito il successo del contatto. La seconda volta che Madhumala ha visitato l’isola, gli indigeni erano addirittura entusiasti di vederla, e si sono arrampicati alla barca per farsi dare le noci di cocco.







Nel 1991 la dottoressa ha condotto anche una spedizione per incontrare i Jarawa, un’altra tribù Andamanese con nessun altro contatto con il mondo esterno, eccetto quello con Madhumala. Per non spaventarli, all’inizio è rimasta sulla barca, ma è stata notata da una donna Jarawa che le ha urlato di avvicinarsi. I Jarawa erano affascinati dai suoi capelli e dalla pelle. L’antropologa ha addirittura abbracciato le donne della tribù
Madhumala oggi lavora in uno dei ministeri governativi di Delhi, e poche persone conoscono le sue imprese, benché decisamente notevoli.

