Cook è rimasto affascinato dalle macchine da scrivere 6 anni fa, quando lesse la storia di Paul Smith, un uomo affetto da paralisi cerebrale. Incapace di tenere una matita o un pennello, quest'ultimo aveva scelto di disegnare con una macchina da scrivere, producendo opere d'arte per oltre 60 anni. Ispirato dalla sua storia, James ha acquistato la sua prima macchina da scrivere da una coppia di anziani che stava vendendo il proprio antiquariato. Questi oggetti non sono facili da trovare, anche se moltissime persone ne facevano uso in passato. Alla fine, però, Cook è riuscito a mettere insieme una collezione di ben 30 macchine. "Il mio primo acquisto, la '56 Oliver Courier, sarà sempre la mia preferita. Tra le macchine che possiedo è la più versatile e anche se potrà sembrare strano posso dire che la conosco molto bene. Fa parte della mia collezione da sei anni e più della metà dei miei disegni sono stati realizzati con quella".




Il processo creativo di James è abbastanza lungo, e apprendere questo tipo di tecnica è un po' stato come apprendere un nuovo linguaggio. Ma lui ama passare il tempo a rendere i suoi disegni proporzionalmente corretti, e studiare i piccoli dettagli.
"I miei primi lavori erano un po' grezzi" racconta l'autore. "Fu proprio come imparare un linguaggio (letteralmente) composto di punteggiatura, lettere e numeri. Era il modo in cui li combinavo sulla pagina che rivelava l'immagine finale".
Un singolo lavoro può richiedere dalle 9 alle 30 ore.
L'artista ha sempre sognato di diventare architetto. Preferisce quindi disegnare edifici più che ritratti, ma diremmo che gli riescono davvero bene entrambi! Al momento c'è un'esibizione dei suoi lavori nel Regno Unito. Se siete nei dintorni e vi piacciono i suoi lavori potete pensare di farci un salto. Potete approfondire sul suo sito web, jamescookartwork.com e sul suo Instagram. Non dimenticate di seguirlo!








James Cook: Instagram - jamescookartwork.com