Una serie di rare foto che dimostrano che, in età Vittoriana, l'affetto fisico tra uomini non era affatto tabù
Negli ultimi anni, le modalità di espressione dell'identità, dell'affetto e della sessualità sono diventate sempre più fluide. La rigidità delle generazioni cresciute tra le guerre mondiali sta pian piano svanendo.
Una serie di rare foto che dimostrano che, in età Vittoriana, l'affetto fisico tra uomini non era affatto tabù
Negli ultimi anni, le modalità di espressione dell'identità, dell'affetto e della sessualità sono diventate sempre più fluide. La rigidità delle generazioni cresciute tra le guerre mondiali sta pian piano svanendo.

Negli ultimi anni, le modalità di espressione dell'identità, dell'affetto e della sessualità sono diventate sempre più fluide. La rigidità delle generazioni cresciute tra le guerre mondiali sta pian piano svanendo. Alcuni di noi, tuttavia, potrebbero avere un'idea un po' troppo lineare di ciò che affetto e sessualità rappresentano e hanno rappresentato nella storia del mondo occidentale. Se è vero, ad esempio, che nel passato c'era una morale più rigida per quanto riguarda l'omosessualità, sappiamo che non è stato sempre così (basti pensare alla complessa concezione dell'omosessualità nell'antica Grecia).

Lo stesso si può dire per quanto riguarda l'affetto (sia quello fisico sia quello basato sull'intimità emotiva). L'affetto tra due individui dello stesso sesso, anche oggi, non è per forza sinonimo di omosessualità. Questo era ancor più vero nell'Età Vittoriana. L'ambigua e contraddittoria morale proibiva severamente rapporti sessuali tra individui dello stesso sesso, ma, al contempo, in società si sviluppavano spesso rapporti di amicizia profonda tra due giovani ragazzi o due giovani ragazze. Un'amicizia che sconfinava nell'affetto fisico e diventava quasi un amore romantico.

Nonostante il loro stile di vita conservatore, gli uomini vittoriani non avevano paura delle manifestazioni di affetto fisico in pubblico. Il Metropolitan Museum of Art ha recepito una raccolta di fotografie sorprendenti, creata dal bibliotecario Herbert Mitchell, che mostra un gran numero di queste situazioni. Uomini che si tengono per mano, che si cingono l'un l'altro con le braccia e che siedono l'uno in grembo all'altro.

Il Metropolitan Museum of Art suggerisce che le immagini in queste stereografie mostrino la "naturale e inconsapevole intimità e il contatto fisico che gli uomini si concedevano in un'era pre-freudiana". Non sarebbero, secondo il museo, "ritratti di amanti abbracciati l'uno all'altro". La maggior parte di queste foto, ovviamente, rimangono aperte all'interpretazione. Non sappiamo nulla di certo sui soggetti: possiamo soltanto osservare che c'è una certa variabilità nella loro estrazione sociale. 

Molti affermano che il concetto di omosessualità, così come lo intendiamo oggi, allora non esisteva. La struttura sociale della società Vittoriana favoriva lo sviluppo di legami intensi. Uomini e donne vivevano "segregati" finché non arrivava il momento di sposarsi. Per buona parte della loro vita, uomini e donne avevano contatti soltanto con persone del loro stesso sesso. Così, tra i vittoriani c'era una fluidità che appare allo stesso tempo simile e opposta a quella che sta emergendo nel XXI secolo. Come riporta The Atlantic, i rapporti sessuali tra due uomini era considerato un crimine. I rapporti sessuali tra due donne non erano neppure contemplati dalla legge. Il desiderio omosessuale, in ogni caso, non portava per forza a una "identità omosessuale". Gli uomini che sperimentavano tale vissuto non si concepivano come "anormali". 

Secondo il paper Romantic Friendship: Male Intimacy and Middle-Class Youth in the Northern United States, 1800-1900, di E. Anthony Rotundo, l'amicizia adolescenziale negli USA dell'Età Vittoriana era basata su un'intimità intensa, che prevedeva la condivisione delle emozioni più segrete e dei pensieri più reconditi. Molti giovani uomini esprimevano questa intimità con gesti fisici, che rasentavano quasi il romanticismo. In queste immagini del XIX secolo, soprattutto stereografie e dagherrotipi, si possono cogliere i teneri gesti che esprimevano questa profonda intensità.

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