Il Fanjingshan, o monte Fanjing, nella provicina Guizhou, è situato nel sud-ovest della Cina. Si tratta della montagna più alta della catena montuosa Wuling, e raggiunge i 2.572 metri. Nel 1978 il luogo venne dichiarato Riserva Naturale Nazionale, e indicato a UNESCO Biosphere Reserve qualche anno dopo. Nel 2018 è diventato Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Per il buddhismo cinese, il Fanjingshan è una montagna sacra, considerata il bodhimaṇḍa (o "luogo di illuminazione") del Maitreya Buddha.
A partire dalla dinastia Tang (dal VII al X secolo) il monte ospita numerosi templi. Il momento più significativo nel processo di costruzione sul Fanjingshan cade però nella dinastia Ming, quando vennero edificati ben 50 templi per i pellegrini devoti che volevano visitare la zona sacra. Benché alcuni, da allora, siano stati distrutti, ne esistono ancora molti ancora in piedi.
Il luogo più notevole del monte Fanjing è la cosiddetta "Red Clouds Golden Summit", anche conosciuta come Nuova Cima Dorata. A 2336 metri sopra al livello del mare, in cima ad essa, sono appollaiati due templi: il Tempio di Buddha e il Tempio Maitreya. I visitatori possono passare da un tempio all'altro attraverso uno stretto ponte di pietra. Ci vogliono circa quattro ore per salire i quasi 9000 scalini che portano ai templi, ma ci sono diversi punti dove è possibile riposarsi e rifocillarsi con un boccone.
Da momento che il Fanjingshan è rimasto isolato per molti anni, ospita moltissime specie diverse, tra cui 2000 piante e centinaia di animali considerati a rischio. Alcune specie risalgono all'Era Terziaria (tra 66 milioni e 2 milioni di anni fa).