Il cubismo sintetico rappresentò la fase del cubismo successiva a quella del cubismo analitico. Iniziò nel 1912 e durò fino al 1914. Durante questo periodo, Picasso, Braque e Gris semplificarono la composizione delle opere e resero i colori più vivi.
Inoltre, crebbe l'interesse nei confronti della natura morta, già emerso durante la frase precedente. Inoltre, una delle caratteristiche peculiari del cubismo sintentico fu il formato delle opere, spesso trasformate in collage o papier collé. Nel 1912, ad esempio, Picasso lavorò a Natura morta con sedia impagliata, che raffigurava la scena in un caffè, con elementi come cibo, bevande ed un quotidiano sul tavolo. In aggiunta a tutto ciò, però, incollò un pezzo di una sedia vera sulla superficie del dipinto. Braque, invece, applicò a una delle sue opere della sabbia, per ottenere una texture realistica.
Per allontanare il rischio di ricadere nell'arte astratta, inoltre, i cubisti inserirono anche mascherine con numeri o lettere. Fu Braque a fare il primo tentativo: nel suo dipinto La Portoghese (1911) incluse un testo stampato con lo stencil. I motivi di questa aggiunta sono vari: tra gli altri, c'è anche il tentativo di rendere il fruitore consapevole della tela.