Questa cassetta degli attrezzi del XIX secolo è stata meticolosamente ideata per poter contenere oltre 300 oggetti
Ogni falegname che si rispetti ha una cassetta degli attrezzi degna di questo nome. Probabilmente, però, nessuno ha mai realizzato qualcosa di così speciale come lo Studley Tool Chest.
Questa cassetta degli attrezzi del XIX secolo è stata meticolosamente ideata per poter contenere oltre 300 oggetti
Ogni falegname che si rispetti ha una cassetta degli attrezzi degna di questo nome. Probabilmente, però, nessuno ha mai realizzato qualcosa di così speciale come lo Studley Tool Chest.

Ogni falegname che si rispetti ha una cassetta degli attrezzi degna di questo nome. Probabilmente, però, nessuno ha mai realizzato qualcosa di così speciale come lo Studley Tool Chest. Questa bellezza misura 50 cm x 100 cm quando chiusa, (e 100x100 quando aperta) e può contenere addirittura 300 attrezzi. Realizzato in mogano, ebano e madreperla accuratamente lavorata, il pezzo ha lunga storia e a un certo punto è stato anche esposto allo Smithsonian.

Questa cassetta degli attrezzi fu creata dal muratore e falegname H.O. Studley. Nato nel 1838, a Lowell, Massachusetts, Studley si era arruolato nella fanteria del Massachusetts nel 1861 e fu prigioniero di guerra in Texas. Iniziò ad ideare il suo incredibile cassetto mentre lavorava come produttore di organi e pianoforti, tra il 1890 e il 1920. 

Studley Tool Chest

Pensato per contenere i suoi strumenti, Studley lavorò con diligenza per ideare un sistema ingegnoso in grado di massimizzare l'efficienza nell'uso dello spazio. Vassoi ribaltabili, comparti nascosti e diversi strati accolgono ogni strumento alla perfezione. Sembra quasi un puzzle: ogni pezzo ha il proprio posto.

 

Lo Studley Tool Chest è un'opera d'arte di per sé, con il suo intarsio in madreperla e avorio che testimoniano chiaramente la carriera di Studley come produttore di pianoforti. Quando è completamente pieno, però, il peso arriva a 70 kg, e per muoverlo c'è bisogno di un'intera squadra.

Prima di morire, nel 1925, Studley passò questo magnifico oggetto a un amico. Il nipote di quest'ultimo, Pete Hardwick, lo prestò allo Smithsonian Institute's National Museum of American History negli anni '80. In seguito venne comprato da un collezionista privato, per una somma non divulgata ma probabilmente dell'ordine di decine di migliaia di dollari (se non centinaia, basti pensare che un singolo strumento del set venne valutato a 700$ nel 1993). Ogni tanto, l'attuale proprietario presta ancora il pezzo allo Smithsonian.

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