In Turchia, il caffè viene preparato con un metodo che lo rende particolare forte e corposo. Infatti, i chicchi di caffè vengono macini finemente e non sono rimossi dal prodotto finito. Quindi, di fatto, quando si sorseggia il caffè turco, si ingeriscono anche i chicchi.
Seguendo un'antica tradizione, il caffè turco viene preparando usando un grosso contenitore pieno di sabbia. Questo viene scaldato sopra ad una fiamma, e la sabbia permette di distribuire il calore in modo perfettamente uniforme. Questo permette un totale controllo sul calore trasmesso ad ogni pentolino: quelli lasciati sulla superficie rimarranno tiepidi, mentre quelli fatti sprofondare nella sabbia bolliranno in pochissimo tempo.
Il caffè macinato, mischiato con acqua e, per chi lo desidera, zucchero, vengono posti in un pentolino speciale, dal fondo allargato, chiamato cezve. La sabbia trasmette un calore uniforme e il caffè schiuma quasi immediatamente. Il cezve viene rimosso e rimesso nella sabbia per tre o quattro volte, e infine viene versato nelle tazzine. I chicchi macinati finiscono sul fondo, lasciando la bevanda forte e densa.
Il caffè turco è spesso servito in piccole tazzine chiamate demitasse, talvolta alloggiate in contenitori decorativi di metallo, ed è spesso accompagnato da un dolcetto.