Nello stato australiano del Queensland c'è un piccolo marsupiale chiamato bettongia settentrionale (Bettongia tropica). Questo animaletto, considerato di importanza vitale per il suo ecosistema, è al momento considerato a rischio di estinzione (è "In pericolo" secondo la IUCN). Secondo una ricerca recente, condotta nell'altopiano di Mount Carbine Tableland, una delle due popolazioni di bettongia settentrionale è molto più ridotta di quanto non si ritenesse, e rischia di restringersi ancora.
Questo animale è stato messo in difficoltà dalla colonizzazione europea. Vive nelle foreste di eucalipto, ai margini delle foreste pluviali, e la sua dieta comprende grosse quantità di tartufi e di altri funghi ectomicorrizali. La bettongia settentrionale è anche definita "ingegnere dell'ecosistema" per via dell'importante ruolo che riveste nella diffusione dei funghi quando scava nel terreno in cerca di cibo.
La bettongia settentrionale si trova principalmente in due località: una è Lamb Range, nella regione di Cairns. Qui, la popolazione è rimasta tra i 700 e i 1000 individui. La seconda è proprio Mount Carbine Tableland, dove di recente è stato scoperto che rimangono soltanto 50 individui. Dal 2017 viene effettuato un monitoraggio dalla Australian Wildlife Conservancy, dalla Western Yalanji Aboriginal Corporation e dal Queensland Parks and Wildlife Service. Usando una serie di telecamere sensibili al movimento e collari GPS, è stato possibile studiare il modo in cui gli animali si muovono nel loro habitat.
Secondo la dottoressa Manuela Fischer, della Australian Wildlife Conservancy, la bettongia settentrionale corre un rischio concreto di estinzione: "in qualità di fungivori specializzati, che mangiano e disperdono tartufi, [questo animale] gioca un ruolo essenziale nel mantenimento della salute della foresta". "Perderli non sarebbe soltanto una tragedia in sé, ma ma potrebbe effetti a cascata su ecosistemi più ampi".
Si è posta una urgente necessità di intervento, dal momento che ci sono troppe minacce per questo piccolo marsupiale: ad esempio alcune piante, come la lantana, che minacciano di "fagocitare" il loro habitat, ma anche il bestiame selvatico. I suini, in particolare, pascolano e scavano nell'habitat delle bettonge settentrionali, danneggiandolo, e si nutrono di tartufi entrando dunque in diretta competizione per le risorse. Altre minacce sono costituite dalla predazione di gatti selvatici e dalla scarsa gestione degli incendi.
Dopo questi ultimi monitoraggi è stata realizzata una recinzione per bloccare l'accesso del bestiame nelle zone abitate dalle bettonge settentrionali, e sono anche state messe in atto strategie per gestire le piante selvatiche.