Ogni anno Angkor attira più di un milione di turisti, che vengono per esplorare le antiche meraviglie della Cambogia e a visitare il tempio più famoso di tutto il sito: Angkor Wat.
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Angkor e l'antico impero Khmer
In Cambogia è esistito uno degli imperi più potenti e longevi dell'Asia sudorientale: l'impero Khmer, durato oltre 600 anni, dal IX secolo al XV secolo. Fu proprio questo straordinario impero a realizzare Angkor, che oggi è un enorme sito archeologico che, ai tempi, ospitava le capitali del regno.
L'area ha un'estensione di 400 km2, ed è costellata di templi dall'aspetto caratteristico, espressione di una cultura unica e oggi guardata con stupore dai visitatori di tutto il mondo. Angkor, come già detto, è il più esteso sito religioso del mondo, con 72 templi principali e tantissime costruzioni secondarie (circa un migliaio di templi minori, sia induisti sia buddisti).
Il fatto che fossero realizzati in pietra arenaria, e più precisamente in quarzo, ha reso le costruzioni particolarmente resistenti alla rovina del tempo. L'intero sito fa oggi parte del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.



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Angkor Wat, il Tempio della Città
Angkor Wat è il tempio più celebre di Angkor. Situato a cinque chilometri dalla città di Siem Reap, Cambogia, si erge dalla fitta foresta. In lingua khmer, Angkor Wat significa "tempio della città". Venne realizzato nel XII secolo, quando il re Suryavarman II fece costruire l'immenso complesso sacro nel giro di soli 30 anni.
La sua architettura è un esempio lampante di arte Khmer, che non erano solo bravi ad erigere edifici, ma anche nella decorazione: arricchivano le loro costruzioni con incisioni e bassorilievi.
La struttura di Angkor Wat, come quella di molti edifici religiosi khmer, corrisponde alla tipologia del tempio-montagna: ergendosi su una piattaforma naturale circondata da un fossato, rappresenta la montagna sacra che è dimora degli dei della religione hindu. Angkor War venne infatti probabilmente costruita in onore del dio Vishnu.
Ciò che rende particolare Angkor Wat è il fatto che continuò ad essere abitato anche dopo la caduta dell'impero e il declino di Angkor: rimase ad assolvere la funzione di tempio buddhista fino a dopo il XVI secolo.
Il mondo occidentale ha potuto conoscere la meraviglia di Angkor Wat soltanto nel 1860, quando l'esploratore francese Henri Mouhot lo descrisse ai suoi conterranei. Nel diario di viaggio, scrisse: "eretto da qualche antico Michelangelo, è più grandioso di qualsiasi cosa ci abbiano lasciato i greci o i romani, e contrasta tristemente con la situazione selvaggia in cui versa ora la nazione."



Foto di Jeremie Barnier da Pixabay


