Tristan da Cunha è una piccola isola vulcanica situata nell'Oceano Atlantico meridionale, nel mezzo del nulla. Ospita soltanto 244 persone, ma offre rifugio a diverse specie selvatiche rare ed esotico. Intorno a Tristan da Cunha si trovano altre isolette, una delle quali completamente inaccessibile. L'arcipelago copre quasi 700.000 km quadrati, anche se il posto per gli umani è scarso.
Sull'isola principale esiste un piccolo villaggio chiamato Settlement of Edinburgh of the Seven Seas. Tutti i visitatori ricevono il benvenuto con un cartello che recita "Benvenuti sull'Isola più Remota". Ci sono due chiese, ma anche la scuola più isolata del mondo, un supermercato e un ufficio postale.
Tristan da Cunha è sicuramente una meta interessante per gli avventurosi, ma ciò che rende davvero speciale queste isolette è un nuovissomo progetto che comporterà la creazione di una Area Marina Protetta, un'enorme zona che sarà considerata off-limits per quanto riguarda la pesca e ogni attività affine. L'arcipelago diventerà la quarta riserva naturale più grande del mondo: si tratta di un passo di importanza cruciale nella conservazione delle specie naturali, tra cui pinguini, albatross, squali, foche e balene.
Il progetto è coordinato da un insieme di organizzazioni governative e non del Regno Unito. Per adesso soltanto il 3% degli oceani del mondo sono protetti da attività umane pericolose. Il Regno Unito spera di arrivare a proteggere il 30% entro il 2030. Per quanto importante, da sola questa iniziativa non basterà: è necessario anche contrastare gli effetti del cambiamento climatico per assicurare la preservazione degli ecosistemi.
Il capo di Tristan da Cunha, James Class, spiega l'importanza del passo che l'isola sta per compiere. "La nostra vita a Tristan da Cunha è sempre stata basata sul nostro rapporto con il mare, ed oggi è ancora così. Ecco perché proteggiamo il 90% delle nostre acque, e siamo fieri di poter giocare un ruolo chiave nella preservazione della salute dei nostri oceani."